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Dopo la tragedia di via Genova stretta sui cantieri del bonus 110%: "Contratti pirata e poca formazione"

In 10 mesi a Torino e provincia 41 morti sul lavoro; 88 in Piemonte

La tragedia di via Genova nella quale sono morti tre lavoratori a causa del crollo di una gru è solo l'ultimo tragico episodio di morte sul lavoro, ma i dati che sono stati diffusi dall'INAIL tracciano un bilancio amaro e drammatico: da gennaio a ottobre in Italia le vittime sul lavoro sono state 1.017; in Piemonte sono state 88 e 41 nella sola provincia di Torino. 

I sindacati hanno descritto il fenomeno come una vera e propria 'epidemia' che deve essere bloccata al più presto. Per farlo è necessario porre una lente di ingrandimento sui tanti cantieri che hanno invaso negli ultimi mesi il Paese e anche la città di Torino. 

"Siamo soddisfatti per il bonus 110%, ma siamo preoccupati per la frenesia che si è messa in campo", spiega Gianni Cortese della UIL. Molti lavoratori infatti non erano più impiegati dall'edilizia: "Si stanno assumendo persone con le forme più strane, senza il contratto dell'edilizia, a partita iva, con contratti pirata, senza formazione e informazione. Vanno coordinati i controlli e va fatta una coordinata azione di repressione fino all'introduzione di una patente a punti per chi è abituato a trasgredire le norme che deve essere escluso dagli appalti pubblici". 

Per questo il prossimo 12 gennaio un incontro in Prefettura durante il quale verrà rivisto il protocollo sull'edilizia che risale al 2010: "Dal 2010 a oggi è cambiato tutto. La fretta per raggiungere i lavori del bonus 110% comporta che ci siano tanti lavoratori che non sono formati e il fatto di avere una data per sottoscrivere nuovamente nel settore dell'edilizia il protocollo del 2010 è un risultato importante che non restituisce la vita a chi l'ha persa, ma può salvarla a tante altre persone", ha spiegato Enrica Valfrè della Cgil. 

"È necessario costituire una cabina di regia attraverso segnalazioni qualificate da referenti sindacali per far fronte a interventi tempestivi per verifiche ispettive e un impegno per promuovere la cultura della sicurezza e un piano robusto della formazione", ha concluso Domenico Lo Bianco della Cisl. 

Infine, come sottolineato dal sindaco di Torino Stefano Lo Russo, i cantieri devono essere posti anche a un filtro che consenta di individuare eventuali collusioni criminali: "Anche in prospettiva degli investimenti che Città, Regione e Città Metropolitana metteranno in campo abbiamo in corso un interlocuzione per costituire un protocollo che tenda a limitare il più possibile i fenomeni di insicurezza legati alla catena dei subappalti". 

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