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Giovedì, 25 Aprile 2024

La gioia di Valentina Pitzalis, dopo 10 anni può afferrare un fazzoletto: grazie a una mano bionica

La protesi altamente tecnologica è stata prodotto dall'Officina Ortopedica Maria Adelaide

Dopo dieci anni, finalmente, Valentina Pitzalis potrà tenere di nuovo un fazzoletto tra le dita della sua mano sinistra. Un gesto semplice che non poteva più effettuare dal 17 aprile del 2011, il giorno in cui il suo ex marito tentò di ucciderla cospargendola di benzina e dandole fuoco. Potrà farlo grazie alla tecnologia messa a punto dall'Officina Ortopedica Maria Adelaide che ha messo a punto una protesi di ultima generazione. 

"Dopo dieci anni ho di nuovo la mano sinistra, per me è un'emozione immensa. Non è solo una mano estetica, ma mi aiuterà a fare un sacco di cose", ha spiegato Valentina Pitzalis prendendo in mano un fazzoletto di carta, "Per me che consumo fazzoletti come se non ci fosse un domani, questo movimento mi risolve la vita". 

La mano bionica, spiega il direttore dell'officina ortopedica Roberto Ariagno, funziona grazie ai muscoli dell'avambraccio che contraendosi trasmettono una leggera scossa elettrica alla mano che è motorizzata che elabora gli stimoli e li trasforma in movimento. 

Il costo dell'arto è di 40.000 euro, di cui 15.000 pagati grazie a un contributo pubblico. Il fatto che il contributo pubblico sia così basso, spiega Pitzalis, è l'unico dettaglio amaro: "Trovo scandaloso che in Italia per quanto riguarda l'acquisto delle protesi siamo fermi a dei tariffari fermi al 1999. Di conseguenza le protesi sono ancora molto costose perché vengono passate dall'ASL solo in parte. Io posso permettermela solo grazie all'iuto di chi mi ha sostenuto nel tempo e ha donato, ho potuto attingere da una raccolta fondi che venne lanciata nel 2012". 

Valentina utilizza la sua nuova mano da solo due giorni e al momento conosce solo il 60% delle funzioni dell'arto, ma per lei oggi inizia una nuova vita. 

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