Alcuni studenti degli istituti scolastici della provincia di Torino ieri - lunedì 18 dicembre - hanno manifestato davanti alla sede della Città Metropolitana denunciando gravi ritardi nella manutenzione degli impianti di riscaldamento. "Sono ormai anni che la maggior parte degli istituti d’Italia affrontano grandi problemi di riscaldamento, nelle singole classi le temperature sono quasi sempre fuori norma. Non si può pensare di ignorare tali problematiche, che rappresentano vere e proprie minacce al diritto allo studio. Alcune scuole della provincia, come il Martinetti di Caluso e il Buniva di Pinerolo hanno iniziato a mobilitarsi, coinvolgendo grandi numeri di studenti e trovando la spinta per unirsi e allargare la protesta", ha spiegato ieri la vicepresidente della Consulta provinciale degli studenti di Torino.

A loro questa mattina ha risposto Stefano Lo Russo, sindaco della Città Metropolitana di Torino: "La Città metropolitana è impegnata nel fare una ricognizione puntuale delle centinaia di classi, le segnalazioni mi dicono sono di poche unità al giorno e che si sta intervenendo con grande puntualità, sia per quando riguarda la Città metropolitana, sia la Città di Torino'', ha spiegato, ''non va sottovalutato il fatto che moltissimi plessi scolatici sono stati edificati con livelli diversi di comfort, alcuni sono immobili storici, altri alcuni decenni fa e hanno problemi strutturali''.

"I tempi d'intervento sono piuttosto rapidi per cui credo che gli investimenti messi in campo, che si svilupperanno nei prossimi 24/36 mesi anche a valere sui fondi del Pnrr potranno risolvere gran parte dei problemi che derivano da un disinvestimento fatto nella scuola pubblica nei decenni scorsi e che ora sta cominciando a segnare le principali criticità", ha aggiunto Lo Russo, "la stagione del Pnrr rappresenta una opportunità straordinaria di investimenti infrastrutturali, la scuola è uno dei punti di maggiore intervento e speriamo di colmare quanto non è stato fatto in passato dagli investimenti pubblici sulle manutenzioni. L'orizzonte che abbiamo davanti non e' istantaneo ma più prospettiva ma penso sia positivo".