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Venerdì, 26 Aprile 2024

Torino, l'obiettivo della furia anarchica era un altro. Lo Russo: "Volevano devastare Porta Nuova"

Il sindaco in visita dai negozianti che hanno subito la devastazione

Il vero obiettivo della furia anarchica di sabato 4 marzo a Torino non era il centro, ma la stazione di Torino Porta Nuova. A dirlo è il sindaco di Torino Stefano Lo Russo che questa mattina - lunedì 6 marzo - è andato a portare la solidarietà della Città ai negozianti che sono stati colpiti dalla guerriglia anarchica. 

"Una ferita, ma soprattutto una vergogna", ha spiegato Lo Russo, "Non ci sono parole che possano descrivere meglio quel che proviamo. Un gruppo di teppisti che ha deciso in maniera premeditata e deliberata di devastare una parte di città. La questura ha provato a contenere i danni perché il vero obiettivo era Porta Nuova e avrebbe provocato danni ancora più ingenti. Per fortuna nessuno si è fatto male seriamente. Sicuramente l'episodio è grave e dimostra una saldatura pericolosa della galassia anarco-insurrezionalista". 

Un disegno premeditato: "Sono stati operati dalle forze dell'ordine, dal questore, dalla polizia, numerosi sequestri addirittura il giorno prima di armi, bastoni, maschere anti gas che stanno a dimostrare che c'era un disegno premeditato di devastare Torino e questo è molto grave". 

"I danni ci sono e sono evidenti, ma spero davvero che i responsabili possano essere individuati e sanzionati perché non è tollerabile che tutto questo resti impunito", ha continuato Lo Russo, "Sono molto arrabbiato e credo che sia doveroso essere al fianco di questi ragazzi. Quel che resta è una ferita importante in città. Credo che la politica faccia bene nella condanna unanime senza se e senza ma".

Infine una parola sulla gestione dell'ordine pubblico: "Il prefetto e il questore hanno agito con professionalità nelle condizioni date. La situazione era difficile. I danni sarebbero potuti essere molto superiori e fortunatamente non abbiamo avuto danni alle persone". 

Le parole del governatore Cirio 

In mattinata è arrivata anche la condanna del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: "Una situazione inaccettabile che non vogliamo più vedere nelle strade non solo di Torino, ma in nessuna città del Piemonte, in Italia e nel mondo. La mia è una condanna durissima e alle forza dell'ordine va tutta la mia solidarietà", ha detto il governatore che poi ha aggiunto, "Non è giustificabile per nessun motivo distruggere i bene degli altri non sono tollerabili comportamenti violenti che violano le norme della convivenza civile. La democrazia è bella e importante, ma ha i suoi spazi per dire le cose e quella di sabato non è democrazia, non è accettabile che non si rispettino le leggi".
 

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