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Molestie in Università, il Rettore: "Sorpreso e amareggiato. Più attenzione per prevenire e punire"

Il 20 marzo a Torino il rettorato si fa promotore di un tavolo nazionale per discutere di quali azioni gli atenei possono adottare contro questi fatti

Stefano Geuna, il Rettore dell'Università di Torino si cala in mezzo alla bufera che sta avvolgendo l'ateneo e ci mette la faccia. Si dice sorpreso e amareggiato, ma anche pronto ad agire per tutelare le studentesse torinesi: "Ho sentito da poco la ministra. È il momento di agire e le segnalazioni che ci arrivano non le prendiamo sotto gamba", spiega, "I fatti di cronaca sono gravi e gravissimi, aspetteremo gli esiti delle indagini, ma segnalano un momento in cui si deve avere molta più attenzione per prevenire e per colpire e punire chi si rende artefice di questi fatti". 

Così il primo passo sarà fatto il prossimo 20 marzo quando a Torino è stato convocato dall'Università un tavolo nazionale su questi temi: "Vogliamo essere in prima linea non solo al nostro interno, ma anche promotori di azioni a livello di sistema", aggiunge. Poi la cronaca di questi giorni: "Noi abbiamo ricevuto la notifica la settimana scorsa quando abbiamo saputo del provvedimento dell'autorità giudiziaria e abbiamo sospeso il docente e avviato il collegio di disciplina interna. Sono stato sorpreso e amareggiato e in entrambe i casi abbiamo immediatamente attivato il collegio disciplinare e chiederemo le notizie che potrà inviarci la Procura. Negli anni abbiamo ricevuto pochissime denunce di questo tipo, ma che il dato in nostro possesso sia sottostimato è probabile e su questo dobbiamo agire. Cercheremo di fare in modo che questi fatti emergano". 

L'Università però è un luogo sicuro: "Alle famiglie dico che gli atenei sono ambienti in cui si può venire serenamente. L'impegno c'è per far sì che questi fatti non avvengano. Sono avvenuti e ci impegneremo al massimo per fare in modo che non avvengano più". 

Le reazioni

Solidarietà alle studentesse arrivano anche dalle Donne Democratiche del PD di Torino: "Rifiutiamo la retorica delle mele marce, perché tende a deresponsabilizzare il sistema intero che consente a molestatori di ogni tipo e grado di continuare indisturbati nella loro attività", scrivono in una nota, "138 casi segnalati allo sportello antiviolenza del Campus Einaudi evidenziano che non si tratta di episodi singoli e sporadici, ma di un sistema che c'è e di cui le donne, le giovani donne soprattutto, sono vittime. È tempo che tutti si assumano le proprie responsabilità, a partire dagli autori di violenza ma necessariamente coinvolgendo anche tutti coloro che mantengono il silenzio intorno a loro. Bisogna ribadire e garantire che denunciare è giusto, possibile e sicuro". 

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