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Sequestrate 900.000 mascherine: nel mirino un imprenditore con diversi locali commerciali

Le mascherine sarebbero state importate in Italia

Sequestrate 900.000 mascherine non conformi dalla Guardia di Finanza di Torino. A finire nel mirino dei baschi verdi una società dell’hinterland torinese gestita da un imprenditore di origini cinesi.

Il sequestro sarebbe nato da un servizio di controllo dei finanzieri del Gruppo Orbassano a Settimo Torinese dove sugli scaffali di uno dei locali dell'imprenditore avrebbero trovato esposte migliaia di mascherine chirurgiche non conformi pronte per essere acquistate dalla clientela. 

Da qui la decisione di estendere le perquisizioni a tutti i locali della società dove i finanzieri hanno trovato oltre 900.000 dispositivi di protezione individuale non conformi. Mascherine che sarebbero state acquisite dalla Cina e che non avrebbero passato il vaglio dell'Ufficio delle Dogane di Torino che avrebbe declassato i dispositivi come generici e per i quali l’importatore si era impegnato a coprire la marchiatura CE per sostituirla con indicazioni, istruzioni ed etichettature che ne riservino l’uso alla popolazione generica su base di scelta volontaria e responsabile. 

Le mascherine però risultavano ancora marchiate CE. L’imprenditore, un uomo di 60 anni, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di frode in commercio mentre tutti i dispositivi di protezione individuale sono stati sequestrati.
 

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