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Sequestrate sei tonnellate di botti stoccati in modo pericoloso, cinque denunciati a Torino e provincia

Verranno fatte brillare nei prossimi giorni

A inizio dicembre 2021 la guardia di finanza di Torino ha effettuato un’operazione che ha consentito il sequestro di oltre sei tonnellate di materiale pirotecnico, illecitamente stoccato, destinato ai festeggiamenti delle prossime festività natalizie. Per diversi giorni, i finanzieri hanno osservato i movimenti di carico e scarico di fuochi d’artificio effettuati da alcuni asiatici, titolari di attività commerciali in Torino e provincia, constatando l’inidoneità dei locali aziendali allo stoccaggio degli stessi.

Tenuto conto degli ingenti quantitativi di materiale pirotecnico depositato, i 'baschi verdi' del gruppo pronto impiego sono intervenuti in otto magazzini (a Torino Parella, Avigliana, Caselle Torinese, Moncalieri, Nichelino, Pinerolo e Roletto) accertando gravi omissioni relative al rispetto delle misure di sicurezza previste per la loro custodia. In un caso hanno impedito che il materiale venisse lanciato da alcuni dipendenti dell’impresa controllata da un’altezza di circa tre metri verso il sottoscala, nel maldestro tentativo di nasconderlo.

Riscontrata anche la mancanza di estintori utilizzabili in caso di incendio e la presenza di uscite di sicurezza e di vie di fuga impraticabili o addirittura irraggiungibili, condizioni che avrebbero potuto determinare gravi conseguenze sulla sicurezza dei cittadini, tenuto conto che i depositi in cui sono stati eseguiti i sequestri sono situati in zone densamente popolate. Cinque persone sono state denunciate per detenzione illecita di materiale esplodente e di omissione di cautele contro gli infortuni sul lavoro.

A Moncalieri circa mezza tonnellata di fuochi d’artificio era stoccata nel parcheggio sotterraneo di un market, in prossimità dell’ingresso dei clienti, senza alcuna protezione o delimitazione. A Nichelino il materiale pirotecnico era sistemato all’interno di scatoloni nei locali aziendali destinati al  pernottamento dei dipendenti.

Gli artifici pirotecnici, tra cui bengala, raudi e fontane luminose in batteria sono stati, quindi, messi in sicurezza e riposti in appositi locali dai finanzieri. Nei prossimi giorni, verranno fatti brillare in un'apposita area attrezzata e verranno effettuati accertamenti sui campioni prelevati, anche in relazione alla effettiva composizione ossia alla reale percentuale di massa esplodente. Il volume d’affari ricavabile dalla loro vendita avrebbe consentito introiti per oltre un milione.
 

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