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GTT, i lavoratori in presidio davanti al Comune: "Lo Russo dica cosa intende fare con l'azienda"

I lavoratori hanno manifestato davanti al Comune di Torino scandendo slogan, ma hanno anche chiesto un incontro con il sindaco e l'amministrazione comunale

Non hanno solamente incrociato le braccia, i lavoratori di GTT che oggi - lunedì 18 settembre - hanno deciso di scioperare si sono anche riversati davanti al Comune di Torino per protestare. A guidare la protesta due sigle sindacali: Faisa-Cisal e Fast-Confsal.

"GTT vuole recuperare il buco di bilancio solo ed esclusivamente sugli operatori di servizio", denuncia Michele Schifone della Faisa-Cisal, "Andando così avanti questa azienda non ha più futuro perché c'è una carenza di personale impressionante. Le condizioni di lavoro sono insostenibili e non sono equiparabili allo stipendio. Abbiamo diversi licenziamenti anche di gente con 20 anni di anzianità". 

Poi ci sono i nuovi assunti che arrivano in GTT e non durano più di un paio di mesi: "Tre mesi e si licenziano per cercare altrove. Noi contiamo che ci vorrebbero almeno 200 operatori di servizio in più perché l'azienda lavora sugli straordinari strutturali. Questo è un lavoro usurante e molti lavoratori hanno patologie che li rendono non idonei alla mansione e l'amministrazione non garantisce la ricollocazione". 

"Questa amministrazione comunale vuole smantellare il settore dei verificatori fiscali che erano anche assistenti alla clientela", continua Schifone, "per sostituirli con un'azienda privata mettendo in campo 5.500.000 milioni di euro in tre anni". La richiesta al sindaco Stefano Lo Russo è chiaro: "Ci dica cosa intende fare con questa azienda". 

I lavoratori hanno bloccato il traffico in via Milano davanti al Comune. 

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