rotate-mobile

Reddito di Cittadinanza al via: chi era in coda e cosa fare per chiedere il sussidio

Il tanto temuto assalto al Reddito di Cittadinanza a Torino questa mattina non c'è stato. Alle 8 del mattino davanti alla sede centrale delle Poste Italiane in via Alfieri c'erano meno di una decina di persone in coda, stessa situazione in tutte le altre sedi torinesi. Diversa la musica presso i CAF della CISL che negli ultimi due giorni hanno registrato 700 appuntamenti di altrettanti cittadini per compilare la domanda per il sussidio voluto dal Governo gialloverde. 

La CISL - i cui CAF di via Bertola e via Breglio questa mattina, 6 marzo, hanno avuto una buona affluenza - sembra però essere stata un'eccezione. Il CAF della CGIL in corso Brescia non ha registrato numeri differenti dal solito e anche la sede della UIL di via Bologna non aveva la coda davanti all'ingresso. 

Numeri, quelli di oggi, che però non sono indicativi rispetto all'attesa che c'è da parte della popolazione su questo sussidio. "Da gennaio a fine febbraio abbiamo fatto un 30% in più di ISEE rispetto all'anno scorso. Una crescita molto probabilmente legata alla richiesta al Reddito di Cittadinanza", dice Antonio Marchina, responsabile del CAF CISL di via Bertola a Torino. 

Disoccupati di lungo corso e nullatenenti. Sono questi i cittadini che vogliono accedere al Reddito di Cittadinanza. Gente che ha perso il lavoro a causa della crisi economica del 2009 o che è rimasta senza famiglia. Gente che comunque sembra volerci provare, ma senza riporre in questo troppe speranze. 

L'iter per chi volesse fare domanda per il Reddito di Cittadinanza: il primo passo è fare richiesta attraverso un CAF o le Poste; il secondo passo è andare al centro per l'impiego e firmare la disponibilità ad accettare un nuovo impiego di lavoro. 

Video popolari

Reddito di Cittadinanza al via: chi era in coda e cosa fare per chiedere il sussidio

TorinoToday è in caricamento