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Venerdì, 19 Aprile 2024

Murazzi, dopo il lancio della bici pericolo emulazione. Il Prefetto: "Soluzione entro l'estate"

Le possibili soluzioni sono due: una rete sul Lungo Po o l'interdizione al parcheggio di biciclette e monopattini in sharing nei pressi della zona

La paura adesso si chiama emulazione ed è per questo che Prefettura, Questura e Comune stanno lavorando per trovare il modo di mettere in sicurezza i Murazzi entro l'estate. A confermarlo il Prefetto di Torino, Raffaele Ruberto, che ha spiegato come ovviamente con la bella stagione si possa facilmente prevedere un aumento dei frequentatori dei locali sul fiume. 

"Prevediamo un aumento dei frequentatori con la buona stagione, quindi qualche provvedimento va preso", ha spiegato il Prefetto Raffaele Ruberto, anche perché il rischio è quello di emulazione, "Non che debbano essere necessariamente lanciate dall'alto, ma pensiamo anche che in una situazione come quella attuale un effetto emulativo purtroppo potrebbe esserci e che qualcuno voglia imitare quell'episodio così grave per le conseguenze che ha avuto che vi è stato a Torino". 

Il riferimento è chiaro ed è al lancio di una bicicletta sulla folla dal Lungo Po sui Murazzi durante la notte del 21 gennaio scorso. Episodio che si ripeté una ventina di giorni dopo, ma senza per fortuna conseguenze. Le vie dunque sono due, il posizionamento di una rete o - come anticipato da Torino Today - l'interdizione dei monopattini e delle biciclette in sharing. 

"Si è discusso anche di allontanare gli stalli delle bici dai Murazzi e di obbligare l'utente a ricollocare negli stalli biciclette e monopattini, questo non solo per quel che riguarda quella zona. Verrebbero così soddisfatte due esigenze una di cautela e una di maggior ordine sulle strade", ha concluso Ruberto. 

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