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Ambulanti extra-alimentari manifestano sotto la Regione: "Facciamo la fame. Il virus siete voi"

Presidio dei commercianti di tutti i principali mercati torinesi

Si sentono traditi dalle Istituzioni. Accusano Governo, Regione e Comune di non aver preso in considerazione la loro categoria e adesso esigono aiuti economici che permettano loro di superare la crisi che stanno vivendo. Sono gli ambulanti extra-alimentari, quelli che popolano i mercati e vendono vestiti, accessori, cosmetici, prodotti per la casa, solo per citarne alcuni. 

Questa mattina, lunedì 4 maggio, la loro Fase 2 è cominciata con un presidio sotto la sede della Regione Piemonte. C'erano tutti, gli ambulanti di piazza Benefica, Santa Rita, corso Rcconigi, Cincinnato e Crocetta. Chi lamenta di non aver ancora ricevuto i 600 euro promessi dal Governo, chi deve chiedere i soldi per fare la spesa ai propri figli, chi i soldi per comprare la spesa per dare da mangiare ai propri figli li ha finiti. 

"La nostra è una categoria che nonostante abbia un milione di addetti e crei attorno ai 30 miliardi di fatturato, non viene mai menzionata da chi deve concedere sussidi e risorse economiche", racconta Giulia Moretto, ambulante del mercato Crocetta, "Chiediamo aiuti veri e concreti. Liquidità e soldi". Gli ambulanti sono arrivati in Piazza Castello dopo aver inscenato una protesta ognuno nel proprio mercato. 

Sì, perché se non possono tornare a fare il loro lavoro in sicurezza, chiedono che almeno sia concesso loro un sussidio che gli permetta di superare questo tragico momento. Un aiuto potrebbe essere anche un taglio del contributo fiscale o delle tasse comunali, stesse richieste che vengono avanzate anche da altre categorie di commercianti. 

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