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Piemonte da lunedì in zona gialla, Cirio: "A causa dell'80% di non vaccinati in terapia intensiva"

Da venerdì 24 dicembre obbligo di mascherina all'aperto

Il Piemonte ha resistito fino a quando ha potuto, ma alla fine anche la nostra regione ha dovuto cedere e così da lunedì 27 dicembre non saremo più zona bianca, ma diventeremo gialli. A incidere il numero di terapie intensive occupate. Cirio: "Ha inciso quell'80% di persone non vaccinate che sono ricoverate". 

Più chiaro di così il presidente della Regione Piemonte non poteva essere: il vaccino funziona e lo dimostra il fatto che solo il 20% dei ricoverati in terapia intensiva è vaccinato, il restante 80% però non lo è ed è a causa di questo numero di persone che da lunedì prossimo cambieremo colore. 

"Guardate i dati. L'80% di terapie intensive è occupato da persone non vaccinate, se queste persone fossero vaccinate noi avremmo solo l'occupazione del 20% che vuol dire che in Piemonte ci sarebbero solo una ventina di ricoverati", ha spiegato Cirio, "Questa lezione che è aritmetica ci dice che il vaccino funziona e dobbiamo vaccinarci prima di tutto perché chi si vaccina salva la propria vita".

Cirio ha poi spiegato che chi finisce in terapia intensiva e non è vaccinato, oltre a causare il cambiamento di colore della Regione, occupa posti letto in ospedale che vengono tolti ad altre patologie: "Per chi subisce un infarto il vaccino non c'è", ha detto il presidente piemontese. 

Da venerdì inoltre verrà imposto l'obbligo della mascherina all'aperto per mezzo di un'ordinanza regionale. In ogni caso la misura entrerebbe in vigore con la zona gialla. Cirio però ha spiegato che a suo avviso è saggio anticiparla visto che nei prossimi giorni si intensificheranno gli assembramenti. 

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