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Torino, i commercianti protestano in Piazza Castello e Cirio incontra Salvatore che si era incatenato al dehors del bar

ASCOM: "Persi 180 miliardi di introiti"

C'era anche Salvatore Chiarello questa mattina, martedì 13 aprile, in Piazza Castello a manifestare con i commercianti che fanno riferimento all'ASCOM. Il barista di via San Secondo che per dodici giorni è rimasto incatenato al suo dehors era in divisa, vestito con i panni che solitamente indossa per stare dietro il suo bancone. 

"Presidente, sono sempre più incazzato", ha detto ad Alberto Cirio quando il Governatore piemontese lo ha avvicinato, "In cosa devo trasformare la mia incazzatura che mi hanno fatto il conteggio dei ristori e non prendo un euro...", ha poi continuato. Una storia di rabbia mista a paura quella di Salvatore Chiarello perché a causa di uno sfratto, scattato in seguito al mancato pagamento di due mensilità di affitto, potrebbe dover chiudere la sua attività. 

"Quando si era incatenato sono andato a trovarlo al suo bar e adesso sono contento che abbia deciso di non incatenarsi più. Il suo è stato un gesto plateale che dimostrava il livello di scoramento che raggiungono le persone che si trovano davanti all'impossibilità di lavorare e con una lettera di sfratto che ho ritenuto profondamente inopportuna. A loro dobbiamo dare la prospettiva della certezza della ripartenza che è quello che anche il nuovo Governo ha dato le garanzie di poter dare. Il segreto però è vaccinare", ha spiegato Cirio che in mattinata ha incontrato insieme al Prefetto, Claudio Palomba, la presidente di ASCOM, Maria Luisa Coppa. 

"Si sono persi 180 miliardi a livello nazionale. Dei ristori sono valsi 37 miliardi, questo vuol dire che 143 miliardi sono stati sulle spalle delle imprese e sulle esposizioni bancarie. Abbiamo bisogno di credito a lunghissima scadenza, non bastano sette anni. Le nostre imprese non vogliono chiudere o il reddito di cittadinanza. Vogliono lavorare. Chiediamo attenzione sulla promozione turistica di Torino e del Piemonte. Siamo seri e coraggiosi, abbiamo solo bisogno di aiuto", ha spiegato Maria Luisa Coppa. 

Domani, mercoledì 14 aprile, a Torino arriverà in visita il generale Francesco Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, che per due giorni visiterà le strutture vaccinali del Piemonte. "A lui chiederò vaccini, prima vacciniamo tutti prima partiamo", ha commentato Cirio che poi per l'ennesima volta ha chiesto al Governo di esentare le imprese dal pagamento delle tasse e dunque l'istituzione di un semestre o di un anno bianco

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