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Truffe e riciclaggio di denaro per milioni di euro: 11 arresti a Torino e provincia

Falsi certificati energetici, raggiri a istituti di credito e anche prestiti a tassi usurari

Nella mattinata di martedì 5 luglio 2022, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Torino hanno eseguito 11 arresti, tre dei quali ai domiciliari, e notificato tre provvedimenti di obbligo di dimora nei confronti di 14 imprenditori e commercialisti italiani, i quali, secondo gli elementi indiziari raccolti, sarebbero parte, a vario titolo, di un’associazione per delinquere dedita a frodi plurime, false fatturazioni, riciclaggio e usura.

L’indagine, avviata nel 2019 nei confronti di 115 indagati complessivi, sulla base degli elementi raccolti, ha consentito di acquisire indizi circa l’ipotizzata esistenza di un sodalizio che, mediante 25 società appositamente costituite grazie alla complicità di terzi o utilizzando documenti falsificati avrebbe perpetrato reati di diverso tipo.

In particolare, si parla di truffe al Gestore dei Servizi Energetici Spa (società partecipata al 100% dal Ministero dell’economia e delle finanze): in questo caso l'accusa è di essersi fatti erogare indebitamente Titoli di efficientamento energetico (Tee), ceduti successivamente a società terze, ricavando un controvalore economico per un importo complessivo di circa 25 milioni di euro.

In seconda battuta l'accusa è di avere commesso frodi a danno di istituti finanziari e bancari, anche mediante acquisizione fraudolenta di crediti dell’Iva, attraverso l’emissione di fatturazioni inesistenti, con un danno complessivo di circa 50 milioni di euro.

I proventi delle suddette truffe sarebbero poi stati reinvestiti tramite trasferimento delle risorse all’estero e/o acquisto di metalli preziosi (lingotti e monete d’oro: i due precedenti di gennaio 2019 e febbraio 2019), attribuzione fittizia a terzi, anche grazie all’utilizzo di generalità false, e prestiti a tassi usurari.

Contestualmente alle misure cautelari, sono stati eseguiti 31 sequestri preventivi di altrettanti conti correnti in Italia e all’estero, nonché 13 perquisizioni domiciliari nei confronti di ulteriori indagati. Nel corso dell’attività sono stati sequestrati circa 140mila euro, 70 cambiali per 270.000 euro, 20 titoli azionari di una società per un importo totale di 100mila franchi svizzeri, 19 pacchi contenenti banconote facsimile in taglio da 500 euro e 39 munizioni.

Quattro degli otto finiti in carcere abitano a Torino: sono un 38enne, un 51enne, un 44enne e un 52enne; completano il quadro un 47enne di Borgaro Torinese, un 58enne di Nichelino, un 33enne di Sangano e un 66enne di Bardonecchia. Ai domiciliari invece sono finiti un 56enne di Nizza Monferrato (Asti), un 31enne di Coazze e una 48enne di San Sebastiano da Po.

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