"Ma dove sei nata?", "Il lavoro come badante non va bene", "La casa è stata già presa", "Venite un altro giorno, non ho tempo adesso", "Mi spiace, non dipende da me, ma l’agenzia non affitta a stranieri". Queste sono solo alcune delle scuse che hanno dovuto sentire e a causa delle quali è stata sbattuta loro la porta in faccia. 

Una volta erano i meridionali, oggi a non trovare una casa perché 'Non si affitta a stranierə' sono i migranti. A raccontare le loro storie sono le associazioni Almaterra e Arteria grazie al progetto 'Sbatti fuori il razzismo!' che è stato finanziato dall’UNAR in occasione della XVIII Settimana di contrasto al razzismo che si conclude domani, lunedì 21 marzo 2022. 

Un contratto di lavoro a tempo indeterminato e delle ottime referenze non sono sufficienti a convincere proprietari e agenzie immobiliari ad affittare a persone straniere, mentre stereotipi e pregiudizi sbarrano la strada all’accesso alla casa per le persone straniere e/o razzializzate.

'Non si affitta a stranierə' fa emergere queste difficoltà, raccogliendo le richieste dirette che le persone straniere rivolgono alla Città di Torino perché si attivi per diminuire gli ostacoli nella ricerca della casa.

Un progetto che mette al centro la narrazione delle persone straniere e razzializzate e le problematiche vissute nella ricerca di una casa in affitto a Torino. Otto minuti di video durante i quali i testimoni si mettono a nudo per raccontare il razzismo che quotidianamente sono costretti a subire.