"Dal 1961 ho una ditta di auto servizi che vorrei lasciare ai miei figli, ma per loro non vedo un futuro", ha dirlo è Tiziano Merlin un lavoratore del settore del noleggio con conducente. Uno di coloro che questa mattina, giovedì 17 febbraio, si sono radunati in piazza Castello per chiedere alle autorità maggior attenzione per le loro problematiche. 

Secondo le stime delle associazioni di categoria Federnoleggio-Confesercenti e Sistema Trasporti il settore avrebbe subito una perdita di fatturato dell'80% nel 2020 e del 50% nel 2021. Una crisi che sarebbe strettamente legata a quella del settore turistico. Le gite scolastiche sono state bloccate e viaggi organizzati hanno subito una forte flessione; il settore business, quello che riempiva gli alberghi grazie ai convegni, in molti casi è stato sostituito da riunioni online e smartworking. Il settore in Piemonte contta circa 220 aziende, occupa 5.000 addetti e impiega 4.000 mezzi tra automobili e bus.

"È vero che lo Stato ci ha dato la possibilità di lavorare, ma siamo stati completamente fermi perché le persone non hanno la possibilità di viaggiare", spiega Merlin. 

"Non abbiamo futuro. Non sappiamo se tra tre mesi ci sarà ancora il super green pass e dunque i turisti di conseguenza non arriveranno", spiega Marco Ferrari di Sistema Trasporti, "Sono ripartiti i leasing, i mezzi sono diventati vecchi, il valore del mezzo rispetto al residuo che dobbiamo versare alle banche è esponenziale. Chiediamo l'esenzione dei bolli e qualche forma di sostegno". 

"Il Governo deve avere una visione del futuro. Gli altri Stati europei stanno aprendo e noi invece continuiamo ad avere il super green pass. Tutte le aziende che ruotano attorno a congressi e turismo non sanno cosa fare. Il turista americano o australiano non ha certezze e non viene in Italia", conclude Ferrari.