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Riapre il Museo Egizio di Torino e viene preso d'assalto: per una settimana ingresso gratuito

Evelina Christillin, "Senza ristori non ce l'avremmo fatta. Calo del 70%"

Dopo tre mesi riapre il Museo Egizio e i torinesi sembra che non aspettassero altro. Alle 8.45 di questa mattina, lunedì 1 febbraio e primo giorno di zona gialla, davanti al portone d'ingresso del museo c'era già una lunga fila. Tutta gente prenotata che ha approfittato del regalo che la Fondazione Museo Egizio ha deciso di fare ai torinesi: da oggi fino a venerdì ingresso gratuito su prenotazione. 

In coda c'era la coppia che ha vissuto i primi mesi di pensione in lockdown e che ha deciso di visitare le bellezze torinesi, ma anche la ragazza che si è trasferita in città solamente tre mesi fa e che adesso vuole approfittare, in sicurezza, della zona gialla per ammirare tutto quel che Torino sa offrire. 

"Finalmente si riapre, siamo degli autentici saltinbanchi, ma siamo felicissimi di questa ripartenza. Non è la prima, ma speriamo che sia l'ultima", commenta Evelina Christillin, presidente della Fondazione Museo Egizio Torino, che poi aggiunge, "Il calo dei ricavi è stato del 70%. Noi siamo un museo che vive delle proprie risorse e se quest'anno non avessimo avuto dei ristori da parte dello Stato non ce l'avremmo fatta". 

Museo Egizio che, nonostante il lickdown ha continuato una certa parte delle attività tra cui le visite online e la ricerca sui reperti: "Noi abbiamo voluto oggi festeggiare con i cittadini. Il museo è di tutti e il modo più bello per riaprire era regalarlo alla città. Questo anche a sottolineare che noi siamo un servizio pubblico essenziale. Sppesso vi siete lamentati della mancanza dei turisti, ma rendiamoci conto che i musei sono un servizio essenziale per i cittadini", spiega il direttore del Museo Egizio Christian Grieco. 

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