'Meno carne nelle mense; meno smog in città', è la finta promessa elettorale che gli attivisti della LAV (Lega Anti Vivisezione) di Torino hanno stampato su un finto manifesto di Stefano Lo Russo, il sindaco, che hanno affisso davanti a Palazzo di Città. Al fondo del motto un asterisco: 'Non lo ha promesso davvero, ma speriamo lo faccia', è il post scriptum. 

È così che LAV di Torino ha chiesto alla nuova amministrazione comunale un passo avanti per ridurre il consumo di carne nelle mense scolastiche di Torino. Attualmente a Torino vige il giorno vegano che era stato approvato dalla scorsa amministrazione comunale. In sostanza nelle mense scolastiche della città per un giorno al mese il menù che viene proposto agli studenti non prevede alcuna proteina animale. 

La LAV chiede un ulteriore passo in avanti che moltiplicherebbe i giorni vegani: "Chiediamo al sindaco Lo Russo un impegno per una città più green partendo da una riduzione graduale in cinque anni del consumo di carni nelle mense scolastiche", spiega Marco Francone, responsabile della LAV a Torino, "Chiediamo che un giorno alla settimana venga proposta un'alternativa di proteine vegetali. Questo non solo per la salute, ma anche per tutelare l'ambiente e ridurre l'inquinamento". 

Secondo la LAV il consumo di carne sarebbe infatti strettamente legato allo smog: "Secondo i nostri dati possiamo sostenere che la produzione di carne, soprattutto negli allevamenti intensivi, è gravoso sull'impatto che ha sui cambiamenti climatici". 

Ad accogliere la richiesta dell'associazione, fa sapere Francone, è stata l'assessora Carlotta Salerno che questa mattina, martedì 18 gennaio, ha incontrato i manifestanti e assicurato che ci sarà nelle prossime settimane un incontro per affrontare la questione.