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Un'estate senza un euro: tre mesi da incubo per 2.500 lavoratrici delle mense scolastiche

Nei mesi scorsi hanno ricevuto solo il 50% dello stipendio

Giugno, luglio e agosto per le lavoratrici piemontesi delle mense scolastiche potrebbero essere un vero e proprio incubo. In totale sono 2.500 addetti e addette mense - oltre 1.200 solo nella provincia di Torino - che dal 25 febbraio al 10 giugno 2020 hanno ricevuto solo il 50% dello stipendio e che dal 10 giugno in avanti invece sono escluse da qualsiasi ammortizzatore sociale perché il loro contratto prevede l'interruzione nel periodo estivo. 

"Noi chiediamo il prolungamento dell'ammortizzare sociale per tutta l'estate come misura di emergenza per quest'anno. Poi vogliamo sicurezze per la riapertura di settembre e la revisione del sistema degli appalti in modo da garantire un reddito certo a queste lavoratrici per tutto l'anno", spiega Stefano Capello, il coordinatore provinciale della Flaica Cub. 

"Queste lavoratrici hanno voglia di poter lavorare, ma vengono frustrate da un modello di sussidi che ha dato mance ed elemosine e non quanto avrebbero dovuto dare in modo rispettoso a lavoratrici che garantiscono un servizio che è strutturalmente importante in una società civile e sviluppata come la nostra", conclude Capello. 

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