Emergenza sicurezza a Torino, Landini: "Situazione sociale esplosiva. Politica pensi ai bisogni della gente"
Dopo i recenti fatti di cronaca
"La politica deve tornare a occuparsi della condizione dei bisogni materiali delle persone", a dirlo è Maurizio Landini, il segretario nazionale della CGIL, e lo fa da un luogo simbolo per il momento storico della nostra città.
Landini questa mattina, lunedì 6 giugno, era a Torino, a poche centinaia di metri da quello che è diventato il centro dell'interesse dell'opinione pubblica torinese. Al parco Peccei, in Barriera di Milano, il sindacato ha deciso di radunarsi per discutere di lavoro, ma anche di città. Scavando così anche in quelle che sono le problematiche sociali di un territorio che soffre per povertà e marginalizzazione.
Questa zona spesso è agli onori della cronaca, pochi giorni fa una rissa finita culminata con l'inseguimento tra due persone. Una di queste aveva in mano un macete. Come le problematiche sociali incido in questo contesto? "Siamo di fronte a una situazione sociale esplosiva perché non solo ci sono i salari bassi, ma c'è un livello di precarietà nel lavoro e nella vita che non c'è mai stato. Di incertezza, di insicurezza. E in molti casi in questi anni sono stati tagliati anche i soldi pubblici per garantire i servizi sociali, dal diritto alla salute, alla scuola, all'integrazione", spiega Landini.
Poi l'affondo del segretario della CGIL: "È chiaro che per quel che ci riguarda, rimettere al centro il problema del lavoro, della lotta alla precarietà, dell'attenzione ai bisogni delle persone, che vanno dal diritto alla casa a potersi formare, diventa decisivo. Qui è il momento di fare scelte sia nazionali, sia locali che vadano in questa direzione, ma questo vuol dire che la politica deve tornare a occuparsi della condizione dei bisogni materiali delle persone".