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Giovedì, 25 Aprile 2024

L'omaggio di Google al libraio torinese ribelle: un video per raccontare il suo 'no' alla riapertura in zona rossa

Ha aperto anche un portale di e-commerce per librai indipendenti

A Torino ci siamo accorti di Mattia Garavaglia, titolare della Libreria Golem di via Rossini, da quando Google ha deciso di raccontare la sua storia attraverso un video emozionale. Tre minuti circa durante i quali viene raccontato lo sforzo che il libraio torinese ha dovuto fare per tenere a galla la sua attività nei giorni del lockdown. Mattia infatti da un'idea semplice, quella di consegnare i libri a domicilio a bordo della sua bicicletta, è riuscito a innovare profondamente la sua attività. Tutto questo però arriva dopo. 

Prima c'è stato un secco "no", quello che ha detto quando si è trovato davanti alla decisione del Governo italiano di permettere alle librerie di aprire i propri negozi anche se in zona rossa. Una ribellione che è arrivata addirittura oltre oceano, negli Stati Uniti, dove ci si interrogava sull'opportunità o meno di acconsentire a una tale richiesta. 

"Il video di Google nasce dopo l'intervista che ho rilasciato alla NPR, la National Public Radio di Washington, perché anche lì era sorto il dibattito sulla riapertura delle librerie in zona rossa. Io avevo espresso come altri miei colleghi la volontà di non riaprire perché creava una grande difficoltà per noi", spiega Mattia Garavaglia. 

Che difficoltà vi creava quella riapertura? "Eravamo contrari perché aveva un valore simbolico, ma il lavoro non sopravvive di simboli. Il fatto di farci riaprire in piena zona rossa significava perdere completamente i ristori e nessuno vuole non lavorare avendo i ristori. Il lavoro però può essere svolto se lo Stato ci permette di farlo. In zona rossa nessuno poteva venire in libreria", spiega Mattia che poi racconta come addirittura a Roma i vigili non considerassero valide le autocertificazioni che specificavano come motivazione dell'uscita il recarsi in libreria. 

Mattia dunque si inventa una nuova forma di business, la consegna a domicilio in bicicletta: "Credo di essere stato il primo libraio a Torino a consegnare libri a domicilio in bicicletta. La risposta a questa attività per me è stata straripante. È stato un periodo distruttivo fisicamente, ma vale per tutti i librai. Le consegne ci hanno insegnato che la libreria può essere un bellissimo strumento perché è fluida: può accogliere le persone o può andarle a trovare a casa", spiega Mattia Garavaglia.

Come è stato il tuo 2020? "È stato un anno lungo dieci anni. È stato lungo, complicato, frutto di tante idee e scelte. I prossimi mesi non so come saranno, ma senza dubbio dovremmo inventarci qualcosa. Bisogna sempre avere un po' di inventiva". 

Inventiva che passa anche attraverso una nuova iniziativa che è un portale che si chiama Bookdealer, che è il primo e-commerce per librai indipendenti in Italia. 

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