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Salvini a Torino, ultimo comizio nella piazza dello spaccio: "Cittadini in preda al degrado e alla criminalità"

Leader Lega per sostenere Damilano

La campagna elettorale della Lega a Torino si chiude in piazza Montanaro, uno dei luoghi più discussi degli ultimi anni. Siamo a Barriere di Milano e questo è stato dipinto come uno dei luoghi dello spaccio.

“La Lega sono le periferie dimenticate; quartieri di operai, artigiani, studenti, insegnanti e poliziotti in preda allo spaccio, al degrado e alla criminalità”, ha detto Salvini, “La Lega sceglie la sicurezza, il lavoro e le periferie. Qui siamo un mercoledì pomeriggio di lavoro e tra mille difficoltà, in una periferia così complicata di Torino c’è una piazza così bella. Significa che siamo sulla strada giusta”.

Ad accoglierlo alcune centinaia di cittadini che lo hanno applaudito durante i sette minuti di intervento. Contemporaneamente su corso Giulio Cesare si è mosso un corteo che è arrivato fino in via Sesia con l’intento di contestare il leader della Lega. A bloccare la strada ai contestatori un cordone di polizia.

Sulle elezioni a Torino, Salvini ha detto: “Pd e 5 Stelle sono due facce della stessa medaglia, i torinesi hanno provato sia gli uni sia gli altri, io penso che Torino sarà la più bella sorpresa di cambiamento che ci sarà dal voto di domenica e lunedì”.

“Dopo 70 anni una vittoria del centro destra sarebbe storica”, ha aggiunto, “però abbiamo vinto a Genova, a Pisa, a Siena, mi piacciono le sfide e quella di Torino sarà una sfida fondata sul lavoro, non vedo l’ora che la città torni a essere la capitale del lavoro”.

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