Il grattacielo della Regione Piemonte nel metaverso è già pronto: apre le sue porte agli avatar
Prima regione italiana a crearsi uno spazio nella realtà virtuale
Nel metaverso il grattacielo della Regione Piemonte è già pronto e sarà operativo tra pochissimi giorni. Precisamente dal prossimo 11 ottobre, quando inaugurerà a Torino il Festival del Metaverso. I primi a entrare nella nuova struttura unica dell'amministrazione regionale non saranno i dipendenti in carne e ossa, ma i loro avatar. Il Piemonte infatti è la prima regione italiana a dotarsi di uno spazio nel metaverso.
"Il metaverso è una realtà nuovissima che negli ultimi mesi ha avuto una fortissima accelerazione, per esempio a Torino c'è stato il primo laureato nel metaverso, e molte aziende o i grossi player mondiali stanno investendo miliardi. Ci sarà un'evoluzione incredibile nei prossimi anni", spiega Matteo Marnati, assessore regionale all'innovazione, "Noi vogliamo inserirci e anticipare i tempi. Dedicando il nostro metaverso a un progetto dedicato al cyberbullismo, sociale e disabilità".
"Abbiamo costruito la nostra realtà virtuale prendendo spunto dal nuovo grattacielo, che dobbiamo inaugurare", continua Marnati, "per primi ci saranno i nostri avatar, ma poi questo diventerà una grande evoluzione e genererà grande curiosità a chi è appassionato del tema, ma anche a chi vuol scoprire come evolverà il mondo".
Una nuova legge regionale
La Regione Piemonte però non si vuole fermare solo a uno spazio virtuale nel metaverso, ma l'intenzione è anche quella di creare un nuovo strumento legislativo che possa tutelare chi quel mondo lo frequenterà.
"Essendo una cosa nuova, manca una vera normativa dedicata al metaverso e la stiamo pensando", ci racconta Matteo Marnati, "probabilmente nel 2023 potremo portare in consiglio regionale la prima legge dedicata al metaverso. Che serva a tutelare gli avatar e le persone che saranno in quel mondo perché non è una zona franca dove si può fare qualsisa cosa, ma bisogna rispettare regolamenti e il prossimo".
Il riferimento che l'assessore ha fatto è ad alcuni casi di molestie avvenute online.