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Studenti, docenti e genitori a Torino scendono di nuovo in piazza: "Basta alle classi pollaio"

Chiedono più risorse sulla scuola pubblica

Studenti, docenti e genitori sono scesi in strada a protestare ancora una volta. Lo hanno fatto nel pomeriggio di martedì 2 febbraio quando hanno presidiato l'ingresso dell'Ufficio Scolastico Regionale. Una manifestazione pacifica attraverso la quale hanno voluto denunciare la precarietà della scuola italiana.

Nel mirino dei manifestanti in particolar modo è finito il tema delle 'classi pollaio'. "Sentiamo da vicino le preoccupazioni di docenti e genitori. Come studenti siamo preoccupati perché dovremo sostenere una maturità che non sappiamo ancora come sarà e perché ci rendiamo conto che il tema delle 'classi pollaio' esiste realmente", spiega Dario Pio Mucilli del coordinamento Rinascimento Studentesco. 

In questo momento in classe può essere presente solo il 50% della classe: "Dovrebbe essere la normalità perché con classi di 30 persone ne esce una didattica senza valore. È ora di fare più assunzioni. Manca la volontà di assumere. Investano risorse nella scuola. Noi saremo quelli con più difficoltà per un inserimento nel mondo del lavoro", conclude Pio Mucilli. 

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