rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024

Popolo delle Partite Iva in piazza: "Soffocati dalle tasse che i colossi del web non pagano"

"Oggi chi apre un'attività è un masochista"

Si sono dati appuntamento questa matina, mercoledì 22 gennaio, alle 10 al Ponte Amedeo VIII per protestare in modo plateale contro lo Stato. È il popolo delle partite iva torinese che si dice soffocato dalle troppe tasse. 

Nel loro mirino non finisce solo la pressione fiscale, ma anche le troppe imposte comunali che devono pagare e che rendono, a loro avviso, una competizione impari con i grandi colossi del web: "Il piccolo commerciante con dipendenti che deve combattere con il centro commerciale e con i colossi del web, è costretto a pagare tasse che sono la quotidianità e che non ti permettono più di avere degli utili: tende, tasse comunali, insegne, pulizia del marciapiede. Troppe tasse che non ti permettono di mettere da parte quattro soldi", racconta Piermaria Marmetto, un commerciante della zona nord di Torino.

"Invece di permettere all'imprenditore di mettere da parte quattro soldi da reinvestire o da utilizzare per pagare un dipendente, non si può fare perché si devono allo Stato. Può sembrare una banalità, ma sono poche ormai i dipendenti rispetto alle partite iva. La cosa drammatica però è che ogni giorno chiudono un mare di liberi professionisti e sembra che nessuno se ne accorga", continua Carmela Ventra, commerciante di Borgo Vittoria.

"Come si fa a vivere in questo modo. Noi chiediamo solo di poter pagare in base alla nostra capacità contributiva e di vivere degnamente. Una volta chi aveva un negozio stava bene, oggi invece è un supereroe o un masochista. È difficile andare avanti. Io ho aperto da cinque anni e i primi tre sono stati un disastro. A oggi pago debiti di tre anni fa rateizzati che si sommano a quel che dobbiamo pagare durante l'anno. Con cosa viviamo noi? Con niente", conclude Valeria Ciarlone, presidente dell'associazione dei commercianti La Barca.

Video popolari

Popolo delle Partite Iva in piazza: "Soffocati dalle tasse che i colossi del web non pagano"

TorinoToday è in caricamento