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Venerdì, 19 Aprile 2024

Sanità, protestano i lavoratori del Cup Piemonte: "Non è colpa nostra se non riuscite a prenotare"

Manifestazione davanti al consiglio regionale del Piemonte

"Non è colpa nostra se non si riescono a prenotare le prestazioni sanitarie. Noi stiamo con i cittadini". A dirlo sono i tanti operatori del Cup Piemonte che operano nel call center per le prenotazioni dei servizi sanitari regionali e che questa mattina - martedì 23 maggio - hanno manifestato davanti al consiglio regionale del Piemonte.  

"Quel che potrebbe essere un bel servizio in pratica è un disservizio perché siamo costretti a dire alle persone di farsi centinaia di chilometri per una prestazione sanitaria", spiega Mariacristina Lomonaco della Filcams Cgil, "Se una persona mi chiede una visita urologica non è che tutte le volte posso mandarla a Novara o Vercelli perché il servizio sanitario deve essere locale". 

"Leggere sui giornali che le prenotazioni sono tornate al pre-pandemia come afferma le Regione non è reale", continua Lomonaco, "Mancano i posti e le persone rimangono in attesa che mettano delle prenotazioni. Ci sono tanti numeri di chiamate perché le persone sono costrette a chiamare e richiamare per prendere un posto. Non si può dire che sono chiuse le agende perché è vietato per legge, ma nel momento in cui alcuni ospedali non tirano mai fuori gli appuntamenti questa cosa come la chiamiamo?". Una delegazioni di lavoratori è stata ricevuta da una rappresentanza dell’Ufficio di presidenza e di consiglieri.

Il timore è che la politica della Regione Piemonte stia lentamente virando verso la sanità privata ed è per questo che questi lavoratori aderiranno alla manifestazione della Cgil indetta per sabato 27 maggio in piazza Carducci. 

Le reazioni della politica

Dal Partito Democratico a Unione Popolare numerose sono state le reazioni del mondo della politica torinese. "Bisogna rendere efficiente il servizio anche per abbattere le liste di attesa", hanno commentato Daniele Valle e Diego Sarno del PD, "Si potenzi la presenza infrasettimanale e si definiscano condizioni serie per il nuovo appalto". 

"Per mantenere un alto livello di qualità è necessario assumere nuovo personale sanitario per poter garantire prenotazioni di visite specialistiche ed esami in tempi ragionevoli, 'sbloccando le agende, per una Sanità pubblica accessibile a tutte e tutti'", è il parere di Francesca Frediani di Unione Popolare. 

"Siamo al fianco dei sindacati, scesi in piazza per denunciare le criticità che vivono quotidianamente lavorando nella sanità piemontese. Il Centro Unico di Prenotazione è un servizio fondamentale per i cittadini, ma spesso i lavoratori non sono messi nelle condizioni di svolgere adeguatamente il proprio lavoro. La causa prima è la politica di esternalizzazione, voluta dalla Regione, che fin dal lontano 2010 ha colpito pesantemente il settore", è il commento di Sarah Disabato del Movimento 5 Stelle.

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