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Il nuovo appalto INPS mette in ginocchio 70 lavoratrici: a rischio 150 euro su uno stipendio di 600

Previsto un taglio delle ore di lavoro

Guadagnano meno di 600 euro al mese, ma adesso rischiano di vedere ridotto il loro stipendio di altri 150 euro circa. Sono le lavoratrici piemontesi che si occupano dei servizi di pulizia delle INPS regionali. A pesare sul loro futuro un nuovo appalto che prevede un taglio delle ore di lavoro. In totale sono coinvolte una settantina di persone. 

"Sono lavoratrici che si occupano dei servizi di pulizia presso tutte le sedi dell'INPS della Regione Piemonte. Mantengono il servizio e in questo periodo anche una sanificazione più attenta tenendo conto dell'emergenza che stiamo vivendo. Dal 1 di luglio è cambiato l'appalto ed è stato fatto un appalto al massimo ribasso che comporta un taglio di ore alle lavoratrici che va dal 35 al 40%. Si tratta di un lavoro povero che comporterebbe una riduzione del 35% di uno stipendio che si aggira attorno ai 500/600 euro al mese", racconta Cristiano Montagnini della FISASCAT CISL. 

Vicenda che va ad aggiungersi a una situazione già travagliata perché queste lavoratrici hanno vissuto la crisi della società Manitalidea, oggi in Amministrazione Straordinaria e ad un passo dal fallimento, che per mesi non avrebbe pagato gli stipendi: "È una vicenda travagliata. Molte di queste lavoratrici sono state già messe in ginocchio dalla crisi di Manitalidea e oggi si trovano in una condizione forse ancora peggiore della precedente. Questa nuova condizione, con il taglio delle ore lavorate, le mette in una condizione di povertà. Noi abbiamo chiesto alle aziende e all'INPS di ripristinare i loro contratti", ha concluso Fabio Favola della FILCAMS CGIL. 

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