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La vicesindaca contro "Bella Ciao": "Mi è andato di traverso quel che ho mangiato"

Poi ha detto di essere stata fraintesa

Scivolone sui social per Laura Adduce, vicesindaca del Comune di Rivoli. L'esponente della Lega sabato 25 aprile ha pubblicato un video sui propri social nel quale criticava in modo aspro tutti coloro che per festeggiare la Liberazione hanno cantato "Bella Ciao". 

"Ma lo sapete che "Bella Ciao" non è l'inno d'Italia. Per carità orecchiabile, ha il fatto suo questa canzoncina però.. Avete scoperto che non è soltanto la colonna sonora della serie tv "La casa di carta", già questo è un traguardo importante. Ho scoperto dei bravi cantanti però mi è andato di traverso quello che ho mangiato", dice la vicesindaca di Rivoli. 

Ieri, domenica 26 aprile, dopo le molte polemiche che si sono sollevato per le parole da lei pronunciate ha scritto sui social: "Come sapete, ripudio tutte le dittature, le dittature del passato e quelle del presente. Leggo in queste ore commenti pieni di odio e di rabbia. Sapete qual è il paradosso? Chi mi definisce “fascista” è lo stesso che mi augura la morte, è lo stesso che mi insulta come donna definendomi “Puttana, Cagna”, parole oltraggiose non solo per la mia persona, ma per tutte le donne. Questo perché? Perchè non la penso come lui".

E poi conclude: "“Bella ciao” purtroppo negli anni è diventata la canzone che apre i Festival dell’Unità, ed è stata usata per ricompattare la sinistra. Voglio ricordare la storia intera, degli alleati angloamericani, di tutti i partigiani (i bianchi liberali e cattolici, la brigata ebraica, giusto per citarne alcuni), che hanno perso la loro vita per combattere il Nazifascismo. Dunque, temo di essere stata fraintesa. La mia generazione deve avere la FORZA e il CORAGGIO di analizzare la storia con SENSO CRITICO, deve saper superare le divisioni che non possono di certo aiutare il nostro Paese, soprattutto in questo particolare momento storico", dice Laura Adduce.

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