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La testimonianza di una mamma fuggita dalla guerra: "In Ucraina ho lasciato mio marito" | VIDEO

La paura delle bombe e la chemioterapia dei figli interrotta

Julia ha 33 anni, è una mamma ucraina e questo pomeriggio, sabato 5 marzo, ha lasciato la propria casa per fuggire dalla guerra insieme ai suoi due figli. Ha paura e il cuore pesante. La paura è impressa nel ricordo vicinissimo delle bombe che sono cadute a pochi metri da casa sua; il cuore invece è appensatito dal fatto che a Odessa, in Ucraina, ha dovuto lasciare il marito, la madre e la nonna. 

Julia infatti è una delle 13 madri che è venuta in Italia grazie all'intervento della Regione Piemonte che lunedì scorso, il 28 febbraio, si è resa disponibile a ospitare bambini oncologici presso l'ospedale Regina Margherita di Torino. Oggi in Piemonte sono arrivati i primi 13 bambini con le loro famiglie, ma non è escluso che altri possano arrivare nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. 

"Non è normale tutto questo", dice Julia riferendosi a quello che sta succedendo in Ucraina, "In Ucraina c'è tanta paura per tutti. I miei figli si chiamano Kyra e Dania e hanno 7 e 10 anni. In Ucraina ho lasciato mio marito, al momento non a combattere, ma dopo non lo so". 

Julia ripete una sola parola più volte, "paura, paura, paura", e per rendere ancora meglio l'idea imita anche il suono delle bombe che cadono. "Di notte 'ba bam' 'ba bam' dopo la sirena. Questo non è normale. Non è normale che i bambini che stanno facendo la chemioterapia devono smettere quando suona la sirena e dobbiamo correre nei bunker". 

"Sono contenta di essere qui, ma a casa ho mia nonna, mia mamma, mio marito", conclude il suo racconto Julia e questa è l'amara verita di come la guerra sia in grado di spezzare le famiglie. 

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