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Giovedì, 18 Aprile 2024

Giù le serrande per 15 minuti, i negozianti dei centri commerciali protestano: "Fateci riaprire nei fine settimana"

Manifestazione nazionale contro la chiusura nei giorni festivi e prefestivi

Hanno abbassato le serrande per protestare. Lo hanno fatto questa mattina, martedì 11 maggio, alle 11 oltre il 50% degli esercizi presenti dentro il centro commerciale Le Gru di Grugliasco. Tra questi anche grandi marchi come McDonald's e FootLocker. La protesta è durata per circa un quarto d'ora. 

"Siamo costernati perché dall’inizio della pandemia noi abbiamo messo in campo tutte le attività possibili dal punto di vista della sicurezza sanitaria per i dipendenti e per i clienti", spiega Davide Rossi, direttore del centro commerciale, "Continuiamo a investire centinaia di migliaia di euro e non riusciamo a capire come mai non venga riconosciuto questo nostro impegno costante, mentre per le attività a bordo strada il tenore è differente. Non riusciamo a spiegarci il perché del perdurare di questi divieti".

Protesta nazionale

La protesta, organizzata da diverse sigle di categoria, è stata messa in atto su tutto il territorio nazionale. Alle 11 nei diversi centri commerciali italiani è stato diffuso un messaggio audio in concomitanza con la serrata: "Chiudiamo perché vogliamo aprire. Oggi alle 11 i punti vendita di tutti i centri commerciali d’Italia manifestano con il gesto simbolico di abbassare le saracinesce per alcuni minuti. Un’iniziativa promossa dalle associazioni del commercio. Da oltre sei mesi ci impongono la chiusura dei nostri negozi nei giorni festivi e prefestivi: questi sono i giorni più importanti della settimana in termini di ricavi e sono fondamentali per aiutare la ripresa economica delle attività commerciali e del Paese. Il tempo è scaduto, le misure vanno revocate. Lo chiediamo a nome delle 800 mila lavoratori che sono la forza di 1300 centri commerciali sul territorio nazionale", ha spiegato la voce filodiffusa. 

"Dal 22 febbraio del 2020 la norma di lavoro in questo centro commerciale non esiste più", spiega Davide Rossi facendo riferimento al numero di dipendenti impiegati dai diversi negozi. "Da sempre abbiamo dimostrato l'attenzione che mettiamo nella singola gestione di ogni cosa. Controlliamo i comportamenti delle persone e nel caso dovessimo superare il numero di persone consentite dentro il centro bloccano gli ingressi. Noi siamo sempre stati pronti a ripartire". 

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