Grugliasco, il direttore scolastico occupa l'istituto: "Dormo qui per protestare contro la didattica a distanza"
Una decisione assunta appena ha saputo che avrebbe dovuto sbarrare l'ingresso ai suoi alunni per l'ennesima volta
Sdraio, sacco a pelo, coperte e tutto l'occorrente per farsi la barba. Stefano Capello, dirigente scolastico dell'Istituto La Salle di Grugliasco, con sé ha tutto il necessario per passare la notte. Sì, perché il direttore della scuola paritaria grugliaschese ha deciso di occupare l'istituto che dirige. Una decisione assunta appena ha saputo che avrebbe dovuto sbarrare l'ingresso ai suoi alunni per l'ennesima volta.
Grugliasco infatti è tra i Comuni del torinese dove è sospesa l’attività didattica in presenza, con attivazione della didattica a distanza al 100%, nelle scuole di ogni ordine e grado (ad eccezione di nidi e micronidi, dell’attività scolastica per i disabili e dei laboratori).
"Sto occupando la scuola perché quando ho saputo della chiusura ci sono rimasto male perché credo che sia un problema per i bambini. Ho pensato di fare qualcosa per stare vicino loro e mi è venuto in mente di occupare la scuola per rivendicare il diritto di poter fare scuola", racconta il dirigente scolastico che ammette di essere stupito dalla reazione che c'è stata attorno al suo gesto.
Il dirigente scolastico infatti dopo aver deciso di occupare la scuola ha inviato attraverso un circuito interno un video ai genitori degli alunni dell'istituto annunciando la protesta. Da quel momento il suo telefono ha cominciato a squillare. "Non so se le istituzioni avrebbero potuto fare qualcosa di diverso. Io penso che dopo un anno di covid dobbiamo dare uno sguardo prospettico e organizzato. Da educatore sostengo che le scuole debbano essere aperte e ho ragione, ma ha ragione anche il virologo quando dice che il contagio si contiene con le scuole chiuse. La politica oggi, dopo un anno, dovrebbe cercare di trovare una sintesi e farci convivere con il virus", continua Capello.
Qualche genitore si è anche offerto di passare la notte con lui a scuola in segno di solidarietà, ma l'offerta è stata rifiutata per non creare assembramenti all'interno della scuola. Domani, lunedì 8 marzo, dovrebbero esserci diverse manifestazioni nel torinese a partire da quella degli studenti che si terrà in Piazza Castello a partire dalle 8 di mattina.