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Intesa Sanpaolo, grattacielo ancora nel mirino degli ambientalisti: la banconota gigante è immersa nel petrolio

A protestare Greenpeace, Fridays for Future e Extinction Rebellion

Ennesima manifestazione di protesta contro Intesa Sanpaolo questa mattina, martedì 27 aprile, da parte di numerose sigle ambientaliste che prima hanno attacchinato alcuni manifesti sulle vetrine della filiale di Intesa di corso Vittorio Emanuele angolo corso Bolzano e poi hanno posto una enorme banconota incastrata in una macchia di petrolio davanti al grattacielo di Intesa. 

"Questa banconota è il simbolo degli affari sporchi di Intesa Sanpaolo che continua a finanziare carbone, petrolio e gas che sono fonti fossili che alimentano l'emergenza climatica. Questi soldi ritardano la transizione energetica e continuano a creare gli impatti che vediamo tutti i giorni in Italia", spiega Luca Iacoboni di Greenpeace Italia.

"Oggi è una giornata importante perché è la vigilia dell'assemblea dei soci di Intesa che è il più grande gruppo bancario italiano. L'assemblea si svolgerà a porte chiuse senza la possibilità di partecipare, neppure per quella parte di azionariato che è critico che porta la testimonianza di tante comunità impattate da questo tipo di investimento. Come nei progetti di trivellazione in Artico o in aree montane popolate da indigeni", continua Iacoboni. 

"Questa mattina abbiamo simbolicamente chiuso alcune delle sedi di banca Intesa e abbiamo lasciato un messaggio a tutti i clienti e a chi passeggiava per Torino. Intesa ha una comunicazione verde, ma invece i suoi investimenti vanno in idrocarburi, gas e petrolio", conclude Iacoboni. 

 Bevono petrolio e mangiano carbone: gli ambientalisti tornano davanti al grattacielo Intesa Sanpaolo | VIDEO 

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