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Appalti, da Torino l'appello del Premier Conte alla Lega: "Il tempo è poco"

Il giorno dopo il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, da Torino, dove si trova in visita in occasione del "Clean air dialogue", lancia il suo personale appello a quelli che definisce "gli amici della Lega". Lo fa a meno di ventiquattro ore di distanza dalla lunga conferenza stampa - che si è tenuta lunedì 3 giugno - durante la quuale ha lanciato una sorta di ultimatum ai due partiti di governo che lo sostengono, Movimento 5 Stelle e Lega. 

Il nodo del contendere è il super-emendamento presentato dai leghisti sul Codice degli Appalti: "Faccio un appello agli amici della Lega. Non metto in discussione la loro buona fede. Siamo davanti a un super-emendamento che mette in discussione il lavoro di mesi e che ha portato ad altri 400 emendamenti anche delle opposizioni. In questo decreto c'è tanto lavoro e ci sono le norme sui terremotati. Mi raccomando, mi raccomando" - ha detto il Presidente del Consiglio. 

Un super-emendamento che secondo il primo ministro rischia di creare il caos: "Mancano ormai pochissimi giorni per la conversione. Il loro emendamento mette in discussione tutto l'impianto. Ho cercato di capire i motivi di questo super-emendamento e non li ho capiti. Io mi rendo conto che rischia di creare il caos normativo perché volendo congelare l'attuale codice degli appalti propone di far rivivere il vecchio codice che ormai è abrogato. Ci avviamo al caos". 

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