"La destra sta facendo il suo dovere fascista; il problema è che gli italiani hanno votato questa destra". Francesca Pascale, ex deputata di Forza Italia ed ex moglie di Silvio Berlusconi, non le manda di certo a dire. A Torino seduta in prima fila nella platea del Teatro Carignano alla manifestazione dei sindaci - promossa da Stefano Lo Russo - a chiedere diritti per i figli delle coppie omosessuali c'è anche lei. E non è sola, perché al suo fianco c'è anche Paola Turci, sua moglie. 

Entrambe si sono volute esporre contro una destra che la Pascale non fatica a definire fascista: "La destra sta facendo il suo dovere fascista e di destra. Il problema è che gli italiani hanno votato questa destra. Bisogna farsi qualche domanda dalle opposizioni, bisogna essere più incisivi. Per questo dovremmo sostenere di più questi temi indipendentemente dal valore politico perché si rischia la divisione".

Lei, donna di destra che è stata vicinissima a Silvio Berlusconi, sembra fare appello alla società civile, ma anche alla destra moderata: "Il tema è sempre la mancanza di rispetto che la politica rivolge a una determinata società. Non è possibile che per il tema dell'omosessualità scenda in campo sempre solo una parte politica in contrasto non si capisce con cosa. Il problema della destra è che una persona scelga un'altra persona dello stesso sesso da amare? No, il problema è la mancanza di rispetto. Noi puntualmente abbiamo aggressioni e violenze da parte di questo Governo. Non è mai successo neppure quando Forza Italia era al Governo perché ha sempre dato la libertà di coscienza sui diritti civili. Questo problema lo stiamo incontrando oggi con la destra sovranista al Governo". 

Da qui l'appello: "Il nostro dovere è già essere noi opposizione di quello che viviamo attraverso questa politica. Il compito parte da ogni singolo cittadino e poi dalle opposizioni politiche". 

In prima fila insieme a Pascale anche Paola Turci, moglie e musicista: "Credo sia importantissimo difendere i diritti che mancano in questo Paese e colmare un vuoto legislativo che viene colmato con il coraggio e la buona volontà dei sindaci anche se dovrebbe essere normale. Non è normale quel che sta succedendo al Governo. Son qua per dire che non è una questione politica, ma sociale e umana. Si tratta di diritti dei bambini e di tutti. I diritti, come diceva Gino Strada, se sono solo di qualcuno diventano privilegi".