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"Siamo trattati come fantasmi. Questa è la nostra morte", il flash mob dei lavoratori delle palestre

Molti di loro non hanno ricevuto ristori

Si sentono dei fantasmi e lo hanno voluto dimostrare in modo plastico. I lavoratori del mondo del fitness questo pomeriggio, lunedì 18 gennaio 2021, hanno invaso Piazza Castello, hanno indossato un lenzuolo bianco e sono rimasti in silenzio. 

"Siamo trattati come dei fantasmi. Rappresentiamo la morte del nostro settore. Qui ci sono proprietari di palestre, liberi professionisti, personal trainer. Siamo abbandonati. Non dico che siamo gli unici, ma fino a oggi di noi non si parla neppure nei discorsi che sentiamo in televisione", racconta un professionista del settore che sta vivendo la crisi sulle proprie spalle. "Io non ho ricevuto alcun ristoro, neppure a mia moglie. Abbiamo una bimba e sta arrivando un bimbo. Comincia a diventare pesante la situazione. Devo cominciare a chiedere i soldi ai parenti e agli amici". 

Loro non chiedono di aprire, ma di essere coinvolti in una discussione che ponga sul tavolo il futuro del loro settore. "In Italia abbiamo circa 7.000 centri e in Piemonte sono circa 400. I ristori a oggi coprono il 4% del fatturato del nostro settore che era di 2.700.000.000 per 120.000 addetti in Italia. Non copre neppure le spese incomprimibili", spiega Paolo Donato, uno degli organizzatori della manifestazione.

"Non ci sono evidenze di focolai nei centri fitness in tutto il mondo, abbiamo rispettato tutte le disposizioni emanate. Non vedo perché i centri fitness debbano essere chiusi e altre attività no. Noi ci siamo cautelati molto di più rispetto ad altri, ma siamo chiusi", continua Donato, "Noi non chiediamo di riaprire, ma di essere ascoltati. Che si apra un tavolo programmatico, che si inizi a pensare alla ripartenza del nostro futuro".   

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