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L'occupazione della Regione finisce grazie alle tenaglie: 25 denunce e 5 fogli di via per i manifestanti

Grimaldi e Ravinale di Sinistra Ecologista: "Stagione davvero buia per la democrazia"

Alla fine sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Torino per tranciare il lucchetto con il quale Delfina e Vic si erano incatenate al balcone di uno degli uffici di Alberto Cirio, il presidente della Regione Piemonte. Le due ragazze, attiviste di Extinction Rebellion, poi sono state prese di peso e portate all'interno del palazzo dal quale sono uscite alcuni minuti dopo per essere trasportate all'ospedale Gradenigo di Torino per alcuni accertamenti medici. 

Sì, perché la loro protesta è durata circa sei ore durante le quali sono state esposte al sole cocente di questi giorni e alle altissime temperature. Più volte, mentre erano incatenate al balcone, sono state visitate dai sanitari del 118 che le hanno fornito acqua e che hanno misurato loro la pressione per verificare le loro condizioni di salute. Le attiviste però non hanno demorso e, se non fossero intervenuti i vigili del fuoco, sarebbero rimaste lì. 

È stata una mattinata calda e non solo dal punto di vista climatico. Tutto è iniziato intorno alle 6.30 di questa mattina - lunedì 25 luglio - quando le attiviste si sono arrampicate indisturbate sulla facciata della Regione Piemonte dove si sono incatenate alla ringhiera di un balcone. L'obiettivo, hanno spiegato dal balcone, era quello di fare pressione sulla politica regionale affinché mettesse mano dal punto di vista legislativo a norme concrete per contrastare il cambiamento climatico. 

Non è bastato neppure l'intervento del vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, per farle desistere. Il leghista ha parlato a lungo con le due, ma senza alcun risultato: "Si è proposto di farsi portavoce con Cirio per poter organizzare un incontro per ascoltare le richieste, il problema è che dopo tanti anni di iniazione politica non servono più nuovi incontri. Noi chiediamo è che la Giunta regionale dica che le politiche messe in atto fino a oggi non sono state sufficienti", ha spiegato Roberto Gammeri di Extinction Rebellion.

Una giornata di protesta che per gli attivisti di Extinction Rebellion ha anche un costo: tutte le persone presenti all'azione sono state denunciate, in totale 25, e per chi non è residente a Torino è scattato il foglio di via, si tratta di 3 persone. 

"Sequestro di striscioni e casse di amplificazione, denunce alle attiviste e a chi solidarizzava davanti al palazzo della Regione per manifestazione non autorizzata e invasione di terreni ed edifici, foglio di via per tre militanti [Sono diventati 5] di Extinction Rebellion, con divieto di entrare a Torino per un anno e, in un caso, addirittura per due anni. Ce n’era bisogno?", scrivono in una nota Marco Grimaldi e Alice Ravinale di Sinistra Ecologista, "Sembra che non si riesca più a distinguere fra violenza e disobbedienza o semplice diritto alla protesta. Se questo è l'atteggiamento verso chi cerca pacificamente di mettere la politica di fronte alle proprie responsabilità stiamo attraversando una stagione davvero buia per la democrazia".
 

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