Sono arrivati poco dopo le 10.30 di questa mattina, martedì 28 giugno, e si sono incollati le mani con la colla a presa rapida sulle porte d'ingresso della sede della Regione Piemonte di piazza Castello. Sono gli attivisti di Extinction Rebellion che per l'ennesima volta hanno messo in scena un'azione di protesta contro il mondo della politica regionale che sarebbe colpevole di non aver fatto nulla di concreto per contrastare il cambiamento climatico. 

"Siamo qui per chiedere di dichiarare l'emergenza climatica in questi giorni di siccità", spiega una ragazza. "Ci siamo incollati per protestare rispetto all'inadeguatezza delle politiche regionali. In questi giorni hanno chiesto lo stato di emergenza rispetto alla questione siccità, ma sono provvedimenti che sono solo un tamponamento. Non è una misura preventiva e non è affrontare la crisi climatica", continua un altro attivista. "Vogliamo che la giunta regionale ascolti la comunità scientifica", conclude un terzo ragazzo, "Non devono provare a scaricare sui cittadini la gestione dell'emergenza in corso. Questo è scorretto e non è un comportamento politico moralmente corretto". 

Anche se il problema siccità tocca tutte le persone, la loro protesta non ha raccolto la solidarietà di tutti: c'è chi innervosito dalla loro azione li ha scavalcati per entrare in Regione e chi, come l'assessore regionale Fabrizio Ricca, ha puntato il dito sul fatto che abbiano imbrattato con la colla la Regione: "Perché saranno le donne e gli uomini delle pulizie a dover lavorare per rimuovere, con difficoltà, tutta la colla gettata contro le vetrate. Ci va rispetto per chi lavora".