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Mercoledì, 24 Aprile 2024

"Io chef e cowboy", la storia di Enzo Gola che ha portato i sapori dei ranch del Texas a Torino

Trofei e fotografie dentro il suo ristorante

Enzo Gola è uno chef del tutto particolare. La prima cosa che noterete entrando dentro il suo ristorante, il Cà Mentin di Revigliasco, saranno la sella che ha sistemato all'ingresso di fianco al bancone e la parete stracolma di trofei che accompagna la scalinata che porta alla sala per i commensali. 

È nella collina torinese, a pochi chilometri dal centro della città, che Enzo Gola ha ricostruito il suo piccolo angolo di Texas. Lui infatti è uno 'chef cowboy' ed è riuscito negli anni a mettere insieme la cucina alla passione per i cavalli. 

Il suo sogno, quello di diventare un cowboy, si avvera nel 1985 quando a Verona per Fieracavalli incontra due ragazzi canadesi. Parte così per il Texas e si dedica completamente alla monta western, sia in veste di allevatore che di esibitore, vincendo titoli in tutto il mondo. Parallelamente allo sport e ai lunghi viaggi la scoperta di nuovi sapori ma anche la nostalgia di quelli "di casa" che finiscono per riaccendere un’altra passione di famiglia: quella per la cucina.

Tornato in Italia ristruttura la cascina del nonno sulla collina torinese, a Revigliasco, per aprire il ristorante Cà Mentin ed è qui che prova a riproporre i sapori conosciuti in Texas. "Quando ero in Texas una famiglia messicana si occupava dei cavalli e spesso a metà mattinata mangiavo delle buonissime minestre di fagioli fatte dalla moglie del messicano. La cucina messicana che all'epoca si conosceva in Italia non aveva nulla a che fare con quella reale". 

Scopre così grazie a questa famiglia sapori incredibili che ha tentato di portare in Italia: "Mi sono un po' arreso perché a quei tempi sapori come il coriandolo o certe spezie erano troppo spinte e poco gradite. Adesso molti ristoranti stanno proponendo questi sapori, ma alcune cose rimangono e d'estate propongo un piatto al quale sono molto legato", continua lo chef cowboy. 

"Sono certo che se domani avessi un cavallo partirei di nuovo e cerco di non montare", ci dice Enzo Gola. E la sua storia è lì, nelle fotografie, tra i quadri e i trofei esposti dentro il suo ristorante. 

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