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Domenica, 11 Giugno 2023

I farmacisti ringraziano il carabiniere accoltellato dai rapinatori: "Un eroe moderno"

Lui: "Ho fatto il mio dovere, adesso spero di tornare in servizio"

Un encomio a Maurizio Sabbatino, il carabiniere 53enne della compagnia Oltre Dora che fu accoltellato da due giovanissimi rapinatori la sera del 29 novembre 2021 (qui il video), ha ricevuto un encomio dall'ente che gestisce le farmacie comunali di Torino: il drammatico episodio, infatti avvenne in quella di corso Vercelli 236. "Nonostante fosse fuori servizio reagì prontamente con grande sprezzo del pericolo", si legge sulla targa che gli è stata consegnata alla presenza del comandante della legione carabinieri Piemonte e Valle d'Aosta, generale Aldo Iacobelli, e del comandante provinciale, generale Claudio Lunardo.

"Il brigadiere Sabbatino è un professionista maturo - ha detto Iacobelli -: è entrato nell'Arma 35 anni fa ed è rimasto sempre fedele al suo giuramento e alla missione che gli è stata affidata. È un eroe moderno che interpreta al meglio quello che vuol dire essere carabiniere". A ringraziarlo per quanto ha datto c'erano la presidente dell'ente farmacie comunali Michela Coppo, il vicepresidente Luciano Platter, l'amministratore delegato Davide Cocirio, il presidente dell'Ordine dei farmacisti di Torino Carlo Giaccone e la presidente del consiglio comunale Maria Grazia Grippo, che ha annunciato che in primavera gli verrà consegnata la civica benemerenza: "Penso - ha detto - che sia un esempio di buona cittadinanza, il non voltarsi dall'altra parte. Qui abbiamo l'esempio di una persona che ha messo se stesso a disposizione degli altri". Recentemente il brigadiere aveva ricevuto la visita del sindaco Stefano Lo Russo.

"Ho fatto solo quello per cui mi sono arruolato, difendere il cittadino - ha commentato Sabbatino, che è tornato a casa dopo un lungo ricovero all'ospedale Giovanni Bosco -. Voglio ringraziare i medici e i farmacisti perché sono loro il bersaglio delle violenze di chi entra nei loro negozi per fare una rapina. Quella sera ho pensato prima di tutto alle farmaciste, temevo che se le cose fossero andate male avrebbero potuto essere prese come ostaggio".

Sabbatino ha anche parole per i due giovanissimi rapinatori, che si erano costituiti il giorno dopo l'accaduto: "Provo tanto dispiacere anche se non posso perdonarli. Mi è dispiaciuto sapere che fossero dei ragazzini. Non mi capita spesso di avere a che fare con criminali così giovani. È brutto pensare che un ragazzino cosi giovane invece di andare a scuola o a lavorare pensi di guadagnarsi da vivere facendo rapine. Non credo di non poter dire loro niente di importante, ma vorrei dire loro che non si può vivere di illegalità. Sono giovani, hanno ancora la possibilità di rimettersi in carreggiata. Spero che questa storia serva a tutti i ragazzi della loro età che pensano che andare a commettere un crimine possa fargli fare soldi facili, non è così: il ricavato facile non c'è e bisogna faticare per guadagnarsi le cose".

Il brigadiere ha concluso che spera di tornare in servizio, anche se questo non avverrà presto. "Tornerò a farlo appena possibile, non vedo l'ora. Ora non sono al meglio delle mie condizioni fisiche ma continuo lo stesso a guardare dentro e fuori dai negozi, ogni tanto litigo anche con mia moglie per questo. Ma io le dico sempre di perdonarmi, perché questo è il mio mestiere e la mia passione".

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