Torino, ambulanti pronti alla disobbedienza: "Contro il DPCM piazzeremo lo stesso i banchi al mercato"
Da Fratelli d'Italia appello a Cirio
A poche ore dalla firma del nuovo DPCM da parte del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, regna ancora sovrana la confusione. A testimoniarlo quanto riferito dagli ambulanti del GOIA che questo pomeriggio sono stati ricevuti in Prefettura, a loro non è stata data ancora alcuna indicazione certa su quel che dovranno fare. Intanto si sono detti pronti a piazzare comunque i banchi al mercato in segno di protesta.
Da Fratelli d'Italia arriva un appello al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, perché effettui una deroga in favore degli ambulanti: “Il DPCM prevede all’articolo 3 comma 2 la possibilità di consentire l’esenzione da singole restrizioni con ordinanza firmata dal Ministro alla Sanità e dal Presidente di Regione", spiega l'onorevole Augusta Montaruli, "Questa possibilità non deve restare lettera morta, ma essere colta per scongiurare il collasso economico del Piemonte, condannato a chiudere anche tutto il commercio al dettaglio senza vere motivazioni scientifiche di prevenzione del contagio”.
“Per questa ragione chiediamo formalmente al Ministro Speranza e al Presidente Cirio di concordare un’ordinanza per evitare l’applicazione dell’art. 3 comma 4 lettera b) del DPCM e lasciare aperti tutti quei negozi e banchi nei mercati rionali all’aperto, che hanno già dimostrato di saper garantire con serietà e disciplina contingentamenti, misurazione della temperatura, distanziamenti e igienizzazioni. Bisogna unire le forze per impedire l’abisso di depressione economica che attende il Piemonte con tre settimane di evitabile mortificazione del tessuto commerciale della regione”, conclude Montaruli.