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Torino, da oggi in circolazione un nuovo bus: non trasporterà passeggeri, ma valori e principi

Il Dirittibus circolerà fino al 31 ottobre

Da oggi a Torino c'è un nuovo bus che non trasporterà passeggeri, ma valori, principi e diritti. Il 'Dirittibus', il bus dei diritti, è partito questa mattina - mercoledì 21 luglio - dal parchetto che si trova in corso Telesio angolo via Servais e farà tappa nelle zone delle città che non hanno biblioteche o servizi per la diffusione della cultura. L'obiettivo discutere di ambiente, genere, pari opportunità e seminare il valore dell'uguaglianza. 

Si tratta di un'iniziativa voluta dal Museo Diffuso della Resistenza che per 3 mesi esce dalle proprie mura e raggiunge la cittadinanza. Fino al 31 ottobre il Bibliobus delle Biblioteche Civiche Torinesi porterà nei territori delle circoscrizioni torinesi 160 libri dedicati ai diritti, per adulti e ragazzi, e un'installazione interattiva sui diritti e la Costituzione. Le circoscrizioni coinvolte sono la 2, la 3, la 4, la 5 e la 8.

"La nostra idea è quella di portare il museo alla ricerca di fasce della popolazione che tradizionalmente non sarebbero raggiunte. La sperimentazione consiste nel portare libri e attività didattiche in alcuni quartieri sensibili in modo da restituire una conoscenza dei diritti e dei doveri della cittadinanza attiva innescando processi di partecipazione nel territorio torinese", commenta Roberto Mastroianni, presidente del Museo Diffuso della Resistenza.

"Abbiamo individuato alcuni quartieri laboratori nei quali le necessità conincidevano con la sperimentazione. Speriamo che la sperimentazione possa consolidarsi e nei prossimi anni possa esserci al fianco del bibliobus anche un dirittibus", continua Roberto Mastroianni, presidente del Museo Diffuso della Resistenza.

"L'obiettivo è parlare insieme alla cittadinanza di diritti, ambiente, genere. Temi per i quali si deve discutere e lavorare insieme. Portiamo narrazioni su questi temi in modo da discutere con le cittadine e i cittadini. La nostra città è stata la prima a riconoscere i figli di copie omogenitoriali e abbiamo posto grande attenzione ai diritti di tutti e tutte", spiega l'assessora alla Cultura della Città di Torino, Francesca Leon. 

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