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Il 2020 è un anno perso per gli studenti con disabilità: tra software specifici e difficoltà nel sistema del sostegno

Istituzionalizzato il tavolo regionale sulla disabilità

Il 2020 per gli studenti con disabilità è un anno perso? Tra software specifici per permettere agli studenti con disabilità visiva o uditiva di seguire le lezioni a distanza e difficoltà nel mantenere attivo il sistema del sostegno scolastico, sembrerebbe proprio così. A ribadirlo sono stati Pericle Farris, presidente regionale della Federazione italiana per il superamento dell’handicap, e Vittorio Ghiotto, presidente regionale della Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità, a margine della costituzione del tavolo regionale sulla disabilità. 

"Sono intuitive le difficoltà che i disabili hanno in questo sistema educativo", spiega Vittorio Ghiotto, presidente regionale della Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità, "Penso alle persone non vedenti o non udenti che devono disporre di programmi e mezzi specifici per poter seguire la didattica a distanza. Le difficoltà maggiori però sono per i disabili intellettivi per i quali la didattica a distanza è un processo deleterio". 

"Il problema fondamentale è che la didattica a distanza se non gestita tra educatori, insegnanti di sostegno e di classe, sostanzialmente tende a rendere chi ha disabilità molto emarginato", spiega Pericle Farris, presidente regionale della Federazione italiana per il superamento dell’handicap, "Si è parlato di mandare a scuola le persone con disabilità, ma avrebbe voluto dire metterli in un'aula vuota con i vari collegamenti digitali. Una cosa poco funzionale e didatticamente scorretta. La pedagogia speciale deve prevedere momenti di intervento caratterizzati rispetto alla disabilità che ciascuno ha". 

Per risolvere questo, ma anche altri problemi - come quello dei trasporti - è stato pensato il tavolo regionale sulla disabilità che è stato presentato questa mattina, mercoledì 3 dicembre, alla presenza di Chiara Caucino, assessore regionale alle Politiche sociali. "Abbiamo bisogno di interlocutori essenziali per la risoluzione dei nostri mille problemi", spiega Vittorio Ghiotto, "Non è che la vita cominci oggi, già nel passato ci sono state delle opportunità tra disabilità e Regione, ma oggi si istituzionalizza un sistema. Prima questi rapporti avvenivano saltuariamente e occasionalmente". 

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