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La battaglia di Daniela: "Mia figlia è disabile e le hanno negato il diritto di andare a scuola"

La bambina è affetta dalla sindrome di Pfeiffer

Daniela Giordano sta lottando per sua figlia Alice, ma non solo. La 'madre coraggio' torinese ha deciso di combattere per tutti i bambini, che come sua figlia, sono affetti da disabilità e che si trovano a essere discriminati dalle stesse istituzioni che dovrebbero accoglierle. 

Alice ha la sindrome di Pfeiffer di tipo due, disturbo che ha generato alla bambina difficoltà motorie e una malformazione alle braccia. Inoltre è idrocefala e ha subito una tracheotomia. Nonostante ciò la bimba ha frequentato regolarmente la scuola materna per quattro anni e all'inizio dell'anno scolastico che si sta per concludere ha avuto il via libera da parte del pediatra di presentarsi a scuola. 

"Io sono riuscita a farle conquistare il diritto a frequentare la scuola materna. Una cosa che solitamente per i bimbi che hanno la sindrome di Alice non avviene a meno che non siano assistiti da un familiare o da qualcuno che faccia le veci per esso. Noi invece abbiamo lottato e siamo riusciti a far andare Alice alla scuola materna con l'assistenza solo dell'insegnante di sostegno", spiega Daniela Giordano. 

Riuscita nell'impresa durante il periodo della scuola materna, la mamma di Alice ha pensato che per le elementari il gioco sarebbe stato più semplice e invece così non è stato, tanto che la bambina non ha frequentato neppure un giorno di lezione. "A ottobre è pervenuta in segreteria scolastica e alla dirigente scolastica della scuola presso la quale avevo iscritto Alice una certificazione medica del pediatra che specificava che nonostante il covid Alice poteva frequentare la scuola normalmente", spiega Daniela Giordano. 

A chiudere le porte dell'istituto scolastico sarebbe la stessa dirigenza della scuola che non ha voluto assumersi la responsabilità di far partecipare la bambina alle lezioni. Le insegnanti di Alice avrebbero infatti dovuto partecipare a un corso di formazione specifico che non avrebbero mai frequentato. "La dirigente scolastica non è nessuno per scegliere se mia figlia può o non può frequentare la scuola", continua Daniela Giordano. 

La scuola per accogliere la bambina avrebbe subito lavori di adeguamento strutturali pagati dal Comue di Torino e sarebbero anche state assegnate due insegnanti di sostegno per la bambina: "Lo stanzino per Alice a scuola è pronto, ma lei non ha mai messo piede a scuola". La bambina quest'anno risulta dal pagellino scolastico iscritta, ma non frequentante.

"Per me è importante questa battaglia per lei e per i bimbi che non hanno genitori che hanno la forza di combattere per loro. Non devono essere esclusi, ma inclusi. Adesso andremo avanti, voglio delle risposte. Non ci sono bambini di serie A o B, sono tutti uguali indipendentemente dalla problematica che hanno", conclude Daniela Giordano. 

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