A forma di drago, sostenuto da due forti braccia o mimetico: storia e curiosità dei lampioni di Torino
Sono di centinaia di tipologie diverse
Da quello a forma di drago, fino a quello sostenuto da due forti braccia, passando per il lampione che si mimetizza con il murales. Sono centinaia i lampioni che Paolo Silvetti ha raccolto nel suo libro 'Torino Città Illuminata', una raccolta di fotografie e approfondimenti storici tutti dedicati alla storia dell'illuminazione pubblica di Torino.
Illuminazione pubblica che ha una storia lontanissima a Torino. È il 1675 quando una madama reale Giovanna Battista di Savoia diede il via all'illuminazione a olio e sego nel centro della città.
Il libro, edito da 'Daniela Piazza Editore', ha avuto addirittura il contributo di Iren ed è una raccolta storica di di 264 pagine sulla storia dei lampioni torinesi. Solo quelli pubblici sono di oltre 50 tipologie diverse, alcune anche molto bizzarre. Il primo lampione italiano è stato acceso a Torino all'interno di un caffè storico, il Caffè Gianotti di Piazza San Carlo (oggi conosciuto come Caffè San Carlo).
Il Re dei lampioni torinesi? Il lampione impero che domina tutte le piazze auliche.