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Giovedì, 25 Aprile 2024

Cade un controsoffitto alle Molinette, sopralluogo di Cirio: "Era una canalina del 1998"

Poi l'annuncio di un piano di interventi straordinari per gli ospedali torinesi che è stato varato ad agosto

Il giorno dopo il crollo all'ospedale Molinette di Torino è il tempo dei sopralluoghi. Intorno alle 14.30 di oggi - martedì 4 ottobre - è stato il turno di Alberto Cirio, il presidente della Regione Piemonte, che non nega di aver vissuto con rabbia la notizia con la quale ieri mattina si sono svegliati tutti i torinesi. 

Alcune ore prima, intorno alle 23.50 di domenica 2 ottobre, un controsoffitto dell'ospedale ha ceduto. Fortunatamente in quel momento nessuno passava da quel corridoio al piano terra che porta agli ambulatori pre-ricovero, di proctologia e stomizzati. 

"Vi dico solo un dato", spiega il presidente della Regione Piemonte, "la canalina che si è staccata è stata posata prima del 1998. Per cui immaginatevi quella che può essere la situazione". È questo dunque il primo pezzo del puzzle da mettere sul tavolo per comprendere cosa ha portato al crollo del controsoffitto: le strutture ospedaliere di Torino sono vecchie. 

C'è però un secondo aspetto che che è importante allo stesso modo, se non di più: "Noi abbiamo trovato un ospedale dove, con l'idea di spostarsi, gli inerventi manutentivi in qualche modo sono stati sospesi. In un ospedale che chiuderà tra 7 o 10 anni non si può andare avanti a rattoppi", continua il governatore piemontese. 

Da una parte quindi l'obsolescenza delle strutture ospedaliere, dall'altra la manutenzione che non sempre è stata portata avanti. "Vero che questo ospedale verrà chiuso perché andremo nell'ospedale nuovo vicino al grattacielo della Regione, ma adesso stiamo facendo le bonifiche", spiega Cirio, "prima che quell'ospedale verrà realizzato ci vorranno 7 o 10 anni. Non si può immaginare di avere un ospedale importante come questo, ma anche vecchio come questo senza un piano straordinario che lo porti ad avere una vita tecnica per i prossimi 10 anni". 

Il piano della Regione

"Sono lieto di portarvi il piano approvato ad agosto che costituiva il gruppo tecnico per la verifica delle condizioni impiantistiche e strutturali per il presidio della Città della Salute e della Scienza di Torino", spiega Cirio. Entro ottobre dunque dovrà essere stilato l'elenco degli interventi che dovranno essere realizzati all'interno degli ospedali. Un elenco che distingue gli interventi a seconda della loro gravità. 

"Se non hanno fatto gli interventi quelli che c'erano prima non mi interessa", continua Cirio, "cito Salizzoni che quando ricorda che qua i problemi ci sono da trant'anni evidenzia anche che nessuno li ha mai risolti. Che li debba risolvere io oggi che c'è il covid, il caro energetico, la guerra e la pandemia che riparte, per me ormai è un'abitudine". 

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