rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024

Crisi di Governo, Lo Russo durissimo: "Per colpa dei loro scherzetti ci rimettono le periferie torinesi"

Paura per i fondi del Pnrr, nei prossimi giorni il Comune farà una ricognizione con gli uffici

È uno Stefano Lo Russo categorico, amareggiato, ma anche sicuro che la sua scelta di un anno fa - quella di non accettare una coalizione con il Movimento 5 Stelle - è stata la scelta giusta. Politicamente il sindaco di Torino il giorno dopo la crisi di Governo non le manda a dire, ma sul tavolo pone anche la questione dei fondi del Pnrr che con la sfiducia politica di Mario Draghi potrebbero essere in parte messi in discussione. "Per gli scherzetti del Movimento 5 Stelle, della Lega e di Forza Italia ci rimettono le periferie torinesi", dice Lo Russo con veemenza. 

"I signori che sono chiusi dentro i palazzi vivono in un mondo parallelo", ha spiegato il sindaco, "a fronte di una mobilitazione di 2.000 sindaci non si sono posti nemmeno il problema e con grande cinismo hanno fatto cadere il Governo. È inaccettabile". Il tema dunque è lo scollamento che c'è stato negli ultimi giorni tra il Parlamento e parte del mondo istituzionale italiano che è composto da sindaci, ma anche da governatori di regione. È un dato politico anche il silenzio di queste ore di Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, che ha deciso di non commentare la crisi del Governo Draghi. 

"A me non stupisce che di ora in ora ci siano fuoriscite eccellenti dal centrodestra, da Brunetta alla Gelmini, perché è scandaloso il comportamento soprattutto di Forza Italia", continua Lo Russo, "Che si sia fatta schiacciare da una posizione che fa esultare solo i russi, se in tutto il quadro internazionale ho la federazione russa che esulta per la caduta di Draghi forse a qualche moderato del centrodestra verrà il dubbio di aver fatto una colossale stupidaggine". 

Fermento dunque, ma anche amarezza per paura di veder sfumare l'enorme lavoro fatto sui fondi del Pnrr: "Incrementa moltissimo il livello di incertezza sulle risorse", spiega Lo Russo, "io ricordo sempre che i fondi del Pnrr sono subordinati alle riforme strutturali e l'Europa li erogherà se, e solo se, l'Italia le farà, come per esempio quella della concorrenza". Decreto sulla concorrenza che dalle ricostruzioni è stato il nodo che ha fatto cadere il Governo per via delle posizioni di Draghi sulle riforme che devono essere fatte sulle concessioni balneari e sui tassisti. Bacini elettorali di Lega, Forza Italia e Movimento 5 Stelle.  

"La caduta del Governo mette in discussione i 209 miliardi che l'Unione europea deve dare all'Italia e a cascata i progetti Pnrr sui quali abbiamo lavorato in questi mesi. Un esempio è il piano periferie, sono 113 milioni di euro di investimenti sulle periferie torinesi di cui adesso il livello di incertezza è cresciuto in maniera esponenziale. Nei prossimi giorni con gli uffici faremo una ricognizione per capire quello che dovremo togliere dal nostro piano di investimenti nel momento in cui venissero meno le risorse europee. Per gli scherzetti del Movimento 5 Stelle, della Lega e di Forza Italia ci rimettono le periferie torinesi". 

Però adesso c'è anche una campagna elettorale lampo da fare e il centrosinistra deve recuperare terreno su Fratelli d'Italia: "C'è un centrodestra molto arroggante che è già convinto di aver vinto le elezioni e dentro questo quadro mi sembra invece più aperta la partita, tra l'altro sono state tante le volte in cui il centrodestra era già convinto di aver vinto e poi le cose sono andate diversamente". Impossibile non pensare alle elezioni comunali di Torino quando il centrodestra era dato in netto vantaggio per poi perdere con un distacco notevole.  

"Al PD compete di organizzare un campo politico con le forze che possono starci, intorno a programmi molto chiari che riguardano i salari degli italiani, che riguardano la competitività delle imprese, che riguardano l'internazionalizzazione, la modernizzazione e la transizione ecologica", conclude Lo Russo, "Intorno a questi elementi programmatici bisogna costruire la coalizione e non partire al contrario. Forse riportando le questioni a una procedura più ordinata si può arrivare a una coalizione ampia che possa essere competitiva con un centrodestra in cui domina la destra estrema di Giorgia Meloni. Drammatico che Forza Italia e Lega siano andati così a traino di Fratelli d'Italia". 

Video popolari

Crisi di Governo, Lo Russo durissimo: "Per colpa dei loro scherzetti ci rimettono le periferie torinesi"

TorinoToday è in caricamento