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Il coronavirus non ferma la protesta degli studenti, corteo per le vie della città: cori contro Governo, PD e 5 Stelle

La manifestazione si è conclusa in Piazza Castello

Nemmeno il coronavirus ha fermato la protesta degli studenti che questa mattina, insieme a insegnanti e giovani ambientalisti, hanno sfilato per le vie del centro di Torino scandendo cori e mostrando striscioni contro il Governo e i partiti politici che la sostengono. Nel mirino dei manifestanti soprattutto la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, rea di non aver messo in campo, a loro avviso, le politiche necessarie a garantire la ripartenza della scuola in sicurezza.

Non solo però, perché tra i manifestanti c'erano anche i rappresentanti degli insegnanti che hanno incontrato i rappresentanti dell'Ufficio Scolastico Regionale. Sì, perché la mattinata di passione degli studenti è iniziata poco prima delle 9 di questa mattina, venerdì 25 settembre, in corso Vittorio Emanuele II con un presidio davanti alla sede dell'USR. Da lì, dopo alcune ore, i manifestanti si sono mossi in corteo scortati dalle forze dell'ordine. 

Il primo obiettivo degli studenti è stato il palazzo dove ha sede la Città Metropolitana, ma non sono riusciti ad arrivarvi perché polizia e carabinieri in tenuta antisommossa hanno sbarrato loro la strada. Gli studenti allora hanno deviato verso Piazza Castello dove, una volta occupata la frazione di piazza davanti alla sede della Regione Piemonte, hanno tenuto un'assemblea pubblica. 

Non vi sono stati momenti di tensione. Alcuni disguidi alla viabilità durante la prima parte della manifestazione quando è stato bloccato al traffico corso Vittorio Emanuele II e durante il corteo nelle vie interessate dal passaggio dei manifestanti. Prossimo appuntamento il 6 ottobre in Piazza Arbarello. 

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