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Anarchici imbrigliati, il tanto temuto corteo diventa una passeggiata

È stato un lungo braccio di ferro quello ingaggiato oggi, sabato 30 marzo 2019, tra le forze dell'ordine e gli anarchici, più di un migliaio, che si sono dati appuntamento a Torino a più di un mese dallo sgombero dell'asilo occupato di via Alessandria. 

"Bloccheremo la città" avevano promesso e in un certo senso ci sono riusciti. Partiti da cinque punti differenti di Torino si sono dati appuntamento davanti alla stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova. Da lì poi si sono mossi con l'intento di andare a ricongiungersi con i compagni, un centinaio, che sono stato bloccati in via Aosta prima dell'inizio della manifestazione dalla polizia. 

In via Aosta però il corteo non ci è mai arrivato perché è rimasto imbrigliato nella rete messa in campo dalle forze dell'ordine. Polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno impedito agli anarchici di avvicinarsi al centro e li hanno accompagnati fino al cimitero monumentale dove è inziata una trattativa tra forze dell'ordine e antagonisti. 

Alle 20 circa il corteo e il centinaio di antagonisti fermati in via Aosta si sono poi ricompattati all'altezza della scuola Salvo D'Acquisto, la nuova struttura occupata in via Tollegno

"Appendino la scorta non ti basta" e "Non sparare a salve, spara a Salvini" sono i due messaggi che gli anarchici hanno voluto imprimere sul muro del cimitero monumentale di Torino.

Bilancio della giornata, durante la quale non ci sono state tensionidi alcun genere, è di quattro persone arrestate, nove denunciate in stato di libertà e otto fogli di via emessi. In via Cimarosa, quattro francesi di 32, 31, 29 e 25 anni sono stati denunciati per porto di oggetti da offesa. Per lo stesso reato, sono stati anche denunciati una olandese di 34 anni e un belga di 28 anni, entrambi fermati in piazza Sofia. In via Tollegno, invece, è stata fermata un' italiana di 25 anni, denunciata poi per resistenza aggravata e porto di oggetti atti da offesa. In via Pavia angolo via Alessandria è stato, invece, fermato e denunciato un italiano di 30 anni sempre per il porto di oggetti atti da offesa.

Tra il materiale sequestrato anche due coltelli, 14 fiale di solfato di ammonio utilizzato per alleviare gli effetti dei lacrimogeni e maschere.

La sindaca Chiara Appendino elogia la gestione dell'ordine pubblico di oggi, "davvero impeccabile".

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