Richiedenti asilo sfruttati per confezionare pennarelli: cinque arrestati, sequestro di beni e denaro
In seguito alle denunce dei richiedenti asilo
Associazione per delinquere, sfruttamento del lavoro e vari reati fiscali. Sono queste le accuse che sono state sollevate a carico di cinque cittadini cinesi, operanti a Torino, Mappano e nella provincia di Cagliari, che questa mattina, giovedì 27 maggio 2021, hanno ricevuto un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e un sequestro preventivo di denaro e beni per oltre 85mila euro. L'operazine è stata condotta congiuntamente dai carabinieri del nucleo ispettorato lavoro e dai finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino.
Le indagini prendono il via in seguito a una denuncia di alcuni cittadini extracomunitari richiedenti asilo. Questi, dipendenti di un'azienda di Torino che si occupava del confezionamento di pennarelli e penne, lamentavano condizioni di sfruttamento, poi confermata dalle indagini.
In totale sono stati 40 i lavoratori extracomunitari e in attesa del rilascio del permesso di soggiorno coinvolti. Secondo l'accusa questi sarebbero stati sottoposti a turni di lavoro massacranti, senza riposo settimanale e per una paga che variava dai 350 euro al mese ai 600 in base confezionamenti effettuati ogni giorno. Tutto questo approfittando del loro stato di bisogno.
Inoltre è stato accertato che gli indagati avrebbero commesso diversi reati tributari mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Il profitto di tali reati è stato quantificato in oltre 85mila euro.