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Collegno come la Provenza: "I nostri campi di colza vogliono essere un sollievo contro la tristezza da covid"

E ai mariuoli: "Chiedete e vi faremo entrare"

"Collegno finalmente ha il mare, quello giallo dei fiori di colza. Voglio ringraziare di cuore i Dentis perché hanno unito alla 'street art' la 'land art', ovvero l'agricoltura artistica. Questo campo è diventato virale perché è un'immensa bellezza. Chi dona bellezza in questo periodo delicato, dona anche la voglia di vivere", a dirlo è Francesco Casciano il sindaco di Collegno e lo fa mentre è immerso tra i fiori di colza che in questi giorni hanno fatto letteralmente impazzire il web. 

Siamo ai margini del campo volo, il più grande prato più vicino al centro di Torino, un appezzamento di terra che ha attirato l'attenzione di uomini e donne grazie al dono che ha voluto fare alla Città di Collegno la famiglia Dentis: "Questa pandemia sta dando tristezza un po' a tutti e allora abbiamo pensato che questo dipinto della natura possa essere di sollievo. La gente ha potuto così passeggiare sulla pista ciclabile che costeggia questo appezzamento e ammirare quello che la natura ha creato", dice Lucia Dentis della Cascina Grange Scotto. 

La semina del campo a colza infatti non è casuale, ma fa parte di un piano culturale che l'azienda agricola porta avanti annualmente. Quest'anno l'appezzamento è stato dedicato alla colza, ma negli anni scorsi avevano già proposto altre colture come i girasoli. "Per noi agricoltori la terra è la vita, toglici la terra e moriamo. Non ci aspettavamo tutta quest'attenzione da parte dei cittadini, ma ci ha fatto piacere. Il mondo agricolo durante la pandemia si è adoperato per fare in modo che il cibo non mancasse mai e tutta l'attenzione fa capire cosa c'è dietro a ogni seme che semini e a ogni coltura che fai. A noi ha fatto piacere, non pensavamo di avere un successo del genere". La colza seminata una volta trebbiata verrà poi trasformata in olio e una parte verrà anche utilizzata per il biodiesel.

Non sono mancati però i casi spiacevoli, qualcuno infatti ha danneggiato la recinzione del campo per portare via qualche fiore: "Qualcuno ha pensato di portare a casa un ricordino, ma spiace perché non dura. Appasisce appena colto. Io chiedo solo che venga ammirato questo campo, ma che allo stesso tempo venga rispettato. Godiamoci questi momenti. La nostra azienda è aperta, chiunque voglia entrare per fare delle foto lo dica e noi siamo disponibili". 

Un campo, quello giallo della colza di Collegno, che ricorda i campi di lavanda della Provenza e chissà che un giorno... "I campi di lavanda sono spettacolari, chissà un giorno magari dipingeremo il campo di viola". 

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